Santochirico: sempre dalla parte della trasparenza

“Nel 2010 trasmisi gli atti alla procura per accertare l’ipotesi di inquinamento delle acque”

&ldquo;Nessuna denuncia o esposto sono stati mai presentati nei confronti di quanti nel 2010 denunciarono il presunto inquinamento del Pertusillo&rdquo;. Ad affermarlo &egrave; il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo Santochirico. &ldquo;Al contrario – prosegue Santochirico, allora assessore all&rsquo;Ambiente della Regione &ndash; mi adoperai per accertare la verit&agrave; nella massima trasparenza e affidando gli atti ai magistrati affinch&eacute; chiarissero la stessa presenza di inquinanti nonch&eacute; eventuali responsabilit&agrave; per l&rsquo;inquinamento, come si evince chiaramente dagli atti ufficiali&rdquo;.&nbsp;<br /><br />&ldquo;Come risulta dalla nota di accompagnamento dell&rsquo;11 gennaio 2010 (protocollo numero 3806) al Procuratore della Repubblica di Potenza &ndash; aggiunge il presidente – trasmisi doverosamente&nbsp; i risultati delle analisi effettuate nel corso del 2009 sull&rsquo;acqua delle dighe del Camastra, del Pertusillo, di Montecotugno, di una condotta situata a Savoia di Lucania e del fiume Noce. Nonch&eacute; i dati relativi alle analisi effettuate sulle acque degli stessi invasi negli ultimi tre mesi del 2008. E&rsquo; evidente, pertanto, che&nbsp; le affermazioni secondo cui &lsquo;Santochirico ebbe un ruolo preciso e assolutamente contrario alle esigenze di tutela della salute dei cittadini&rsquo;, oltre ad essere palesemente false, sono il ribaltamento della realt&agrave;&rdquo;.<br /><br /><br />

    Condividi l'articolo su: