Il consigliere regionale del Pd invita il governo regionale a far diventare “progetto concreto di cui siano chiare le coordinate programmatiche, finanziarie e temporali” l’intento di ricollocare i lavoratori di Agrobios nell’Alsia
“Se servirà a rilanciare e sostenere la ricerca, la sperimentazione e l’innovazione in Basilicata, in un settore strategico qual è quello delle agrobiotecnologie, il Consiglio Regionale di oggi sarà stato utile e sarà stata efficace l’azione di stimolo che abbiamo esercitato. Così, la messa in liquidazione di Metapontum Agrobios srl non potrà né dovrà essere intesa come la morte annunciata della presenza pubblica regionale nel campo della ricerca e della sperimentazione”. Lo ha detto il consigliere regionale Vincenzo Santochirico (Pd) a margine della discussione, in atto in Consiglio regionale sullo stato di attuazione della strategia regionale per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo nel settore delle agrobiotecnologie.
“La volontà dichiarata dal Governo regionale di ricollocare questa missione presso l’Alsia – ha detto l’esponente del Pd – potrà essere concretamente apprezzata se l’intento manifestato si trasformerà in progetto concreto di cui siano chiare le coordinate programmatiche, finanziarie e temporali, sciogliendo tutti i nodi connessi alla riforma di tale ente, da troppo tempo commissariato. Per queste ragioni va rispettata la scadenza del 31 dicembre 2012, indicata dalla Giunta regionale, per l’assegnazione del personale di Metapontum Agrobios ad Arpab e ad Alsia e vanno rapidamente trasferite a tali enti le risorse strumentali e il portafogli progetti della società in liquidazione”.
A parere di Santochirico “la prospettiva futura sarebbe stata resa più credibile e persuasiva da un’analisi puntuale e completa delle cause della infelice conclusione dell’esperienza di Metapontum Agrobios, al di là delle più recenti restrizioni normative in tema di spending review, dei motivi del mancato rilancio, della procedura seguita per la messa in liquidazione. Così come sarebbe stato preferibile assicurare un iter rapido e professionale alla liquidazione della società investendo di tale incombenza competenze tecniche all’uopo dedicate a tempo pieno”.
“Il Consiglio regionale, sulla questione, è ancora una volta intervenuto con serietà e competenza, esprimendo un orientamento – come già aveva fatto con la l.r. 21/2008, con il Piano della ricerca e innovazione del 2009 e con l’art. 27 l.r. 17/2011 – al quale il Governo regionale – afferma ancora Santochirico – deve dare attuazione seria, tempestiva ed esauriente. Perciò occorre che entro gennaio 2013 la Giunta Regionale ritorni in Consiglio per presentare un progetto articolato, preciso e complessivo, sul polo delle agrobiotecnologie. E’ bene avere presente nitidamente la posta in gioco. Non si tratta semplicemente di dare risposte, pur necessarie, alle competenze professionali già impegnate in Metapontum Agrobios, ma di dare un riferimento qualificato e specializzato al sistema produttivo lucano, e non solo, che parli sempre più il linguaggio della modernità, dell’innovazione e dello sviluppo”.