Pur apprezzando lo spirito con il quale il Sen. Buemi ha proposto il Ddl sulla riorganizzazione degli Uffici Giudiziari, Santarsiero sottolinea la necessità di mantenere alta l’attenzione per tutelare un servizio fondamentale per i nostri territori
“Apprezziamo molto lo spirito con il quale il Senatore Buemi ed altri hanno proposto il Disegno di Legge sulla riorganizzazione degli Uffici Giudiziari e riordino della geografia delle Corti di Appello, il cui iter per il relativo esame è avviato dal 4 dicembre scorso”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Pd, Vito Santarsiero che aggiunge: “in sintonia con gli indirizzi del Consiglio d’Europa, viene sottolineato, nella nota di accompagnamento del testo, il valore dell’accesso alla giustizia in termini di vicinanza dei Tribunali ai cittadini oltre che la necessità di favorire la presenza sul territorio dei Tribunali in ragione del tasso di criminalità organizzata presente nonché della specificità territoriale del bacino di utenza anche con riguardo alle caratteristiche infrastrutturali e del sistema dei trasporti; sulla base di tutto ciò viene quindi opportunamente richiesta una ridefinizione dell’assetto territoriale degli Uffici Giudiziari nel nostro Paese”.<br /><br />“Nello stesso Disegno di Legge – sottolinea Santarsiero – è evidenziata la necessità di assicurare i distretti (e non ‘circoscrizioni’, come erroneamente scritto nel testo) di Corti di Appello che coincidano almeno con il territorio di una singola Regione. Incredibilmente però, venendo meno ai principi che gli stessi Senatori firmatari hanno opportunamente sottolineato, si ritiene che per le Regioni con un numero di residenti inferiori ad un milione, le stesse Corti di Appello possano essere accorpate con quelle di una Regione limitrofa”.<br /><br />“Pensavamo che rispetto a tale tema – prosegue l’esponente del Pd – si fosse determinata nel nostro Paese la piena consapevolezza di evitare la soppressione di Corti di Appello ed in particolar modo di evitare che Regioni come la nostra, possano restarne prive. Purtroppo ritornano, in maniera anche contraddittoria e molto superficiale, ipotesi assolutamente inaccettabili rispetto alle quali – conclude Santarsiero – dovremo tornare a mantenere altissima l’attenzione, sia a livello regionale, sia a livello parlamentare, per tutelare un servizio fondamentale per i nostri territori che ha, peraltro, molto a che fare con la stessa tutela dell’ identità e autonomia della nostra Regione”.<br />
