Per il consigliere regionale, che fa riferimento al "caos istituzionale in cui versano le Province", si è in presenza di “un vero ‘papocchio’ non degno di un Paese civile, tantomeno di un Governo che vuole seriamente riformare le Istituzioni”.
“Ho incontrato i dipendenti della Provincia di Potenza in presidio permanente”. E’ quanto riferisce il consigliere regionale del Pd, Vito Santarsiero. “Dalle loro parole – afferma il consigliere – le legittime preoccupazioni e le legittime richieste di chiarezza. Emerge tutto intero il caos nel quale si trovano le Province, Purtroppo, i provvedimenti legislativi fuori da ogni disegno organico e senza norme attuative determinano di fatto non solo il blocco di attività istituzionalmente rilevanti come quelle nei settore della scuola, viabilità, servizi sociali e per l'impiego, ma anche una incertezza totale nei lavoratori che si sentono abbondanti al proprio destino. E’ necessario avviare un percorso di chiarezza. La Regione per le competenze trasferite, pur senza alcuna risorsa, ha già attivato tavoli e confronti per la definizione di un protocollo che definisca le modalità di trasferimento, giustamente vengono chiesti tempi brevi e su ciò vi è tutta la nostra attenzione e quella del presidente Pittella. Per tutto il resto delle competenze sarà necessario un significativo sforzo del Governo centrale per portare certezze su deleghe e risorse. Non si può restare nel guado su competenze trattenute dallo Stato o oggetto di deleghe ancora non definite ( Centri per l'impiego e Polizia Provinciale), come pure non si può pensare che quanto resta alle Province (dalla viabilità alla edilizia scolastica all'ambiente) possa essere gestito senza risorse, con atti assolutamente incomprensibili. Con la Finanziaria vi è stata l’occasione di una analisi più compiuta anche da parte dei consiglieri”.<br /><br />“In urbanistica, in attesa di una legge regionale quadro – prosegue Santarsiero – molti interventi per proroga termini, cambi di destinazioni d'uso, piccole opportunità per adeguamenti ed ampliamento edifici, validità strumenti urbanistici. Sul territorio emergenze ambientali tra cui una frana nel centro storico di Avigliano che ha causato una ordinanza di sgombero e che necessita di un serio monitoraggio, l'emergenza collegamenti sul territorio (tra cui il caso Ruoti- Avigliano – Sata), norme per l'auto consumo della legna, norme per i castagneti da frutto, modelli innovativi per l'inclusione sociale, una sanatoria per alloggi popolari che non interessano le abitazioni assegnate per andare incontro alla crisi che causa morosità elevate e situazioni di emergenza sociale, un contributo alla Provincia per il museo del Vulture. Queste tra quelle che ho seguito direttamente anche con altri colleghi e i prelievi forzosi da parte dello Stato che sono contro ogni principio di autonomia amministrativa. Insomma un vero ‘papocchio’ non degno di un Paese civile, tantomeno di un Governo che vuole seriamente riformare le Istituzioni. In tale contesto occorre tener poi conto della specificità della Province, come quella di Potenza che ha avviato un piano di riequilibrio finanziario, per le quali non si giustificano i tagli effettuati. Occorre uno sforzo ulteriore a livello centrale che veda protagonisti anche i nostri Parlamentari per introdurre le modifiche necessarie dei provvedimenti effettuati. Ai lavoratori che confermano il presidio sino a soluzione della vertenza, ma occorrerebbe dire anche agli utenti dei tanti servizi primari già ridotti ed oggi a rischio – conclude Santarsiero – la nostra totale solidarietà e l’impegno di ogni sforzo politico e istituzionale”.<br /><br /><br /><br /><br /><br />