“Barroso rilancia sulle città e sul loro ruolo strategico per il futuro dell’Europa, riconoscendo l’importanza di attestare finanziamenti specifici e diretti per le aree urbane. E’ assurdo che sia proprio il Comitato delle Regioni a fare un passo indietro su tali tematiche”. E’ quanto afferma il sindaco di Potenza e delegato Anci per il Mezzogiorno in occasione del Vertice di Copenaghen cui sta partecipando come membro del Comitato delle Regioni.
“Nella plenaria di agosto – prosegue – occorre porre rimedio a quanto deciso nei pareri della commissione Coter di Lisbona, che ha impropriamente ridimensionato il ruolo delle aree urbane, laddove invece proprio il Parlamento degli enti locali europei dovrebbe fortemente sostenerlo e rafforzarlo”.
Santarsiero ha annunciato i propri emendamenti che proporrà nella plenaria di maggio del Comitato delle Regioni e consegnato a tutti i partecipanti al Vertice e al capo delegazione Caveri un documento di posizione che riafferma il ruolo delle aree urbane per la crescita dell´Europa. Questo il testo del documento:"Vito Santarsiero, Sindaco di Potenza e delegato ANCI per il Mezzogiorno, in qualità di membro titolare del Comitato delle Regioni, intende presentare alcuni emendamenti alle Proposte di Parere Marini e Schneider, portando all’attenzione alcuni punti fondamentali delle Proposte della Commissione europea sui nuovi regolamenti dei fondi strutturali per il ciclo 2014-2020.Ritenendo condivisibile l’impianto generale delle proposte della Commissione europea che riconosce il ruolo centrale di città e aree urbane per lo sviluppo integrato e sostenibile dei territori, con il presente documento si intende esprimere la convinzione che la nuova enfasi e la centralità data alle politiche di sviluppo urbano per la futura Politica di coesione sia una piccola “rivoluzione” da incoraggiare e sostenere.Per questi motivi, si ritiene che alcune delle proposte della Commissione europea in materia vadano addirittura rafforzate e non già ridimensionate, così com’è avvenuto nelle decisioni adottate dalla Commissione COTER sui pareri in oggetto.Di fondamentale importanza è la proposta della Commissione europea di destinare almeno il 5% delle risorse FESR assegnate a livello nazionale (art. 7 della proposta di regolamento sul FESR). alle azioni integrate di sviluppo, da attuare nella forma di ITI (art. 99 della proposta di reg. gen) e con la formula della gestione diretta (seppur attraverso la delega dei poteri di autorità di gestione) in capo alle città beneficiarie. Dato il ruolo forte riconosciuto alle azioni strategiche di sviluppo urbano su cui è incentrato gran parte del FESR ed il ruolo di “traino” per lo sviluppo dei territori assegnato alle politiche di sviluppo urbano, si propone che tale quota minima sia innalzata al 10%.Per gli stessi motivi, si accoglie con estremo favore la previsione della Commissione sull’inserimento nei Contratti di partenariato e nei Programmi Operativi di ciascuno Stato membro di un elenco di città (art. 7 della proposta di Regolamento sul FESR) in cui tali azioni strategiche di sviluppo urbano verranno realizzate e si ritiene che non si possa limitare (stabilendo un numero massimo nei regolamenti) il numero di città/aree urbane in cui realizzarle.La corretta applicazione delle regole della governance multilivello nella elaborazione del Contratto di partenariato garantirà la condivisione fra tutti i livelli di governo dello Stato membro -nazionale, regionale e locale- dei criteri per l’individuazione delle città titolari delle azioni integrate per lo sviluppo urbano.Ancora, occorre dare pronta e corretta applicazione alla previsione per cui le autorità cittadine saranno autorità di gestione delle azioni integrate di sviluppo urbano previste dall’art. 7 della Proposta sul regolamento FESR; la possibilità di delega è inoltre prevista dall’art.99 della Proposta di regolamento generale sugli Investimenti Territoriali Integrati (ITI). I programmi che hanno visto le autorità cittadine nel ruolo di autorità di gestione sono stati attuati in modo efficace ed efficiente, si pensi per esempio all’esperienza URBAN.Nello stesso contesto, infine, si considera fondamentale la funzione di disseminazione su tutto il territorio dell’UE delle buone pratiche di sviluppo urbano sostenibile che sarà svolta dalla Piattaforma di sviluppo urbano (art. 8 della proposta di regolamento FESR), che va potenziata innalzando il numero massimo di città da inserire nella Piattaforma.Si propone perciò che il numero massimo di città per ciascuno Stato membro passi da 20 a 30 e che il numero massimo di città che faranno parte della Piattaforma sia portato da 300 a 400.Sulla base ti tale piattaforma politica si chiede a tutti i membri del Comitato di appoggiare gli emendamenti ai pareri in oggetto, che il Sindaco Santarsiero presenterà alla discussione dell’Assemblea plenaria del Comitato delle Regioni del prossimo maggio."
BAS 05