Santarsiero: approvato impianto complessivo legge elettorale

Il Ministero dell’Interno ha formulato le proprie osservazioni alle norme per l’elezione del Consiglio regionale approvate recentemente. “La legge è stata considerata valida in tutte le sue parti più significative”

Il Ministero dell&rsquo;Interno ha formulato le proprie osservazioni alla legge elettorale approvata recentemente dal Consiglio regionale della Basilicata. Lo rende noto il presidente dell&rsquo;Assemblea, Vito Santarsiero, che esprime &ldquo;soddisfazione perch&eacute; &egrave; stato approvato l&rsquo;impianto complessivo della legge, si conferma la bont&agrave; del lavoro fatto in Commissione prima ed in Consiglio poi. La legge &egrave; stata considerata valida in tutte le sue parti pi&ugrave; significative, dalla eliminazione del listino, alla introduzione del voto congiunto, ai premi di maggioranza, ai criteri di ripartizione dei seggi, alla introduzione delle quote di genere, alla sostituzione temporanea dei consiglieri nominati assessori&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In ordine alle quattro osservazioni pervenute &ndash; afferma ancora Santarsiero – dovremo chiarire meglio sia il meccanismo di calcolo dei voti per il candidato Presidente collegato ad una sola lista, sia le modalit&agrave; di sostituzione del candidato Presidente secondo eletto in caso di dimissioni. Dovremo inoltre meglio definire le competenze della Consulta di garanzia rispetto a quanto proposto nella legge, pur trattandosi di una norma che riguarder&agrave; le elezioni successive alla prossima scadenza elettorale cos&igrave; come previsto dalla norma transitoria. In ordine alla quarta ed ultima osservazione si dovr&agrave; valutare l&rsquo;ipotesi di introdurre una soglia di sbarramento adeguata per ammettere al riparto dei seggi anche le liste che raggiungano detta soglia pur appartenendo a coalizioni che non superano l&rsquo;8 per cento&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Queste osservazioni &ndash; conclude Santarsiero – fanno giustizia delle voci che nei giorni successivi alla approvazione della riforma elettorale paventavano rischi di incostituzionalit&agrave; sulle principali scelte fatte con la legge&rdquo;.<br /><br />

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