“La disponibilità del Governo a stralciare l’articolo 16 del Decreto Legislativo che sopprime i piccoli Comuni non modifica il giudizio negativo sulla manovra che continua a caratterizzarsi per confusione, mancanza di visione globale, penalizzazione dei territori e dell’economia reale del Paese.”Così Vito Santarsiero, presidente Anci Basilicata e responsabile politiche per il Mezzogiorno, al termine del Consiglio Direttivo Anci svoltosi oggi per esaminare la Manovra finanziaria del Governo.“La soppressione dei piccoli Comuni – ha continuato Santarsiero- non porterebbe ad alcun vero risparmio e colpirebbe la democrazia del Paese, i Comuni hanno già dato moltissimo, continuano a non avere autonomia ed inoltre l’ulteriore taglio per 1,7 miliardi e l’ulteriore inasprimento del Patto di Stabilità ci allontanano sempre più da ogni forma di vero federalismo e confermano un disegno politico-amministrativo teso a penalizzare sempre più gli Enti locali, tagliare servizi ai cittadini, marginalizzare ancora di più le fasce sociali più deboli. In tale contesto il federalismo corre il rischio di essere solo uno strumento per trasferire ai Comuni l’onere di applicare nuove tasse ai cittadini per compensare i tagli e garantire i servizi.E’ necessaria – ha aggiunto- una riforma globale della Pubblica amministrazione che, partendo dalla riforma del Parlamento, affronti le grandi questioni connesse al contenimento della spesa pubblica ed al riordino del sistema istituzionale del Paese. Manca purtroppo la “Carta delle Autonomie” e manca un vero confronto su tali temi.C’è confusione e non è più sostenibile scaricare sui Comuni il peso di una spesa pubblica fuori controllo il cui debito per il 95% è dovuto alla amministrazione centrale e solo per il 2,5% ai Comuni che nell’ultimo anno hanno già azzerato ogni forma di deficit. La manovra così come è – ha continuato Santarsiero- non è sostenibile ed in primis si pongono la revisione del Patto di Stabilità per spendere i nostri soldi e sostenere l’economia reale ed il rispetto della nostra autonomia.Così come siamo estremamente preoccupati dalla opportunità che tale manovra offre di effettuare tagli al FAS che potrebbero raggiungere i 16 miliardi di euro.I Comuni oggi possono essere il luogo della ripresa laddove si rafforzi la loro autonomia e si introducano norme quali la revisione del Patto di Stabilità nonché la eliminazione di vincoli gestionali incomprensibili.Il Patto di Stabilità notoriamente non ha migliorato efficacia ed efficienza della Pubblica amministrazione, come penalizzanti sono i limiti ai canoni per la installazione per i mezzi pubblicitari, i vincoli sui canoni di occupazione suolo per i servizi a rete, i vincoli sulla riscossione delle entrate ecc.
Sono necessarie nel contempo adeguate politiche per l’edilizia sociale, per l’edilizia scolastica, per la sicurezza, per garantire servizi minimi e per la infrastrutturazione del Mezzogiorno. Le proposte emendative maturate e avanzate dal Consiglio direttivo dell’Anci – ha concluso Santarsiero- rappresentano il livello minimo di norme da approvarsi per evitare di fatto la chiusura dei Municipi e salvaguardare la democrazia del nostro Paese".
bas 02