Sanità, Latronico sui “tetti di spesa”

L'assessore respinge con fermezza le ricostruzioni parziali e fuorvianti che rischiano di generare ingiustificato allarme tra i cittadini lucani. "La Regione vigilerà attentamente affinché le prestazioni ex art. 25 siano coerenti con la capacità produttiva delle strutture convenzionate".

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L'assessore regionale Cosimo Latronico

In riferimento alle recenti notizie diffuse a mezzo stampa, l’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico, respinge con fermezza le ricostruzioni parziali e fuorvianti che rischiano di generare ingiustificato allarme tra i cittadini lucani.
La recente sentenza del TAR Basilicata ha annullato la DGR n. 189/2023, che fissava i tetti di spesa per gli anni 2023-2024 sulla base del criterio della “produzione 2022”, ritenendolo privo di un’istruttoria adeguata, illogico e discriminatorio. I giudici amministrativi hanno chiarito che non è possibile assumere la semplice produzione di un anno come unico parametro di riferimento, poiché ciò finirebbe per alterare la pianificazione sanitaria, premiando alcune strutture senza tener conto della loro collocazione di partenza e delle regole già fissate dalla Regione.
Alla luce di questa pronuncia, la Giunta regionale, con la deliberazione n. 473/2025, ha adottato un metodo di calcolo diverso, giuridicamente solido e rispettoso della normativa nazionale, che tiene conto sia dei vincoli di spesa fissati dal D.L. 95/2012, sia della necessità di garantire equità territoriale e disciplina delle risorse.
“È falso – dice l’assessore Cosimo Latronico – sostenere che i cittadini verranno penalizzati e abbandonati interrompendo i percorsi di cura. Al contrario, la Regione è già al lavoro per introdurre correttivi e azioni mirate sulle liste d’attesa: a breve saranno definite misure per finanziare prestazioni aggiuntive e potenziare le agende, così da dare risposte più rapide e concrete ai bisogni di salute della popolazione. Agende, che in alcuni casi, non vengono condivise dalle strutte private convenzionate nella piattaforma CUP della Regione Basilicata, contravvenendo alle disposizioni normative”.
L’Assessore aggiunge: “La Regione vigilerà attentamente affinché le prestazioni ex art. 25 siano coerenti con la reale capacità produttiva delle strutture e con le professionalità coinvolte. Saranno disposti controlli rigorosi da parte delle aziende competenti, per garantire che le risorse pubbliche siano utilizzate con appropriatezza, equità e trasparenza. Abbiamo dato mandato alle aziende sanitarie di vigilare sull’appropriatezza delle prestazioni: saranno loro ad assumersi la responsabilità sia della contrattualizzazione sia del controllo, oltre che dell’acquisizione, con risorse aggiuntive, di ulteriori prestazioni per abbattere le liste di attesa, utilizzando il privato accreditato che intenda collaborare”.
La metodologia adottata dalla Regione non solo ha evitato nuove censure in sede giudiziaria, ma ha anche posto le basi per una programmazione seria e responsabile. “Il nostro obiettivo – conclude Latronico – è rafforzare i servizi, ridurre i tempi di attesa e tutelare i cittadini. Non accetteremo ulteriori narrazioni distorte che mirano solo a screditare l’azione amministrativa: la sanità lucana ha bisogno di fatti concreti e di responsabilità, non di polemiche fuorvianti”.

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