Una regione che invecchia
Il fatto che la Basilicata ha uno dei tassi di natalità più bassi d’Italia (7,8 per 1.000 abitanti in Basilicata, 9,5 in Italia e 9,3 al Sud), accompagnato al miglioramento dell’offerta e della qualità sanitaria fa sì che la struttura demografica regionale ricalchi gli standard del CentroNord, con il numero degli over 65, attestatosi nel 2010 al 20,1 per cento della popolazione. Altro fenomeno demografico è quello migratorio che in Basilicata tra il 2008 e il 2009 ha fatto registrare un incremento della popolazione straniera residente (+20,1). Dal punto di vista economico si rileva un forte gap rispetto alla media nazionale; in particolare, il reddito disponibile delle famiglie lucane (€ 13.970) è nettamente inferiore a quello medio nazionale (€ 17.742), sebbene leggermente superiore a quello del Sud (€ 13.099) sia in valore assoluto che a livello di dinamica.
Il processo di razionalizzazione del sistema di offerta sanitaria
Il processo di razionalizzazione ha interessato in primo luogo la rete ospedaliera con un incremento dei bacini medi di utenza per struttura, portando la dotazione di posti letto sino al valore di 3,6 ogni 1000 abitanti, con una riduzione rispetto al 2005 del 15,4% (media annua 3,3%). Nel 2010 il tasso di ricovero complessivo è pari a 176,9 per 1.000 residenti facendo registrare, un dato inferiore alla soglia nazionale
Emigrazione sanitaria in frenata
I pazienti lucani vanno fuori per prestazioni iperspecialistiche. Il problema, insomma, è di tipo qualitativo: infatti, la mobilità passiva interessa prevalentemente ricoveri ad alta complessità, e in generale quelli chirurgici. Nel 2009, per ricoveri che prevedono un intervento, circa un terzo dei pazienti lucani è ricorso a strutture di altre Regioni. Se per gli interventi medici la Basilicata registra valori di ospedalizzazione in linea con la media nazionale, per quelli chirurgici i valori sono inferiori. Infatti, il tasso di ricovero per gli interventi chirurgici per i residenti in Basilicata si è ridotto dal 2007 al 2009 del 3,1%. Di contro, per la parte di mobilità legata alle caratteristiche geografiche è maggiore il numero di quanti arrivano in Basilicata che di quanti vanno via. Una situazione che sembra testimoniare una buona dotazione territoriale di presidi con la necessità di continuare a puntare sui punti di eccellenza per frenare quanti, oggi, continuano ad andare fuori regione.
Verso una maggiore offerta territoriale
Il fattore chiave di razionalizzazione rimane quello legato alla capacità di accompagnare la riduzione dei posti letto con un contestuale sviluppo dell’assistenza primaria, in particolare domiciliare e residenziale. Oggi la Basilicata è l’unica Regione che rispetta l’indice di programmazione di 1.000 residenti adulti per Medico di Medicina Generale (MMG), ma sul fronte della Pediatria di Libera Scelta (PLS) è quella che presenta il più alto rapporto under 14 per PLS. Importanti anche i risultati conseguiti sul fronte della spesa farmaceutica convenzionata netta, nel 2010, ha quindi fatto registrare una diminuzione del 6,9% in Basilicata, permettendo di rispettare il “tetto” del 13,3%. Tetto non rispettato per la farmaceutica ospedaliera: risultato che è il prodotto della diffusione in numerose branche cliniche dei farmaci biologici che ottengono importanti risultati terapeutici ma sono di costo elevato
bas 02