“Nell’agenda della sanità lucana, tra le priorità da affrontare non c’è solo la “questione ticket” (per noi “superticket” perché, anche se sarà parametrato sulla base Irpef e non più Isee, resterà comunque uno dei più cari d’Italia) ma anche la “questione CUP” (Centro Unificato di Prenotazione), a regime dal 2005 e ancora senza la possibilità di prenotare nelle strutture private, per problemi di procedura telematica che si trascinano da troppo tempo”. E’ quanto evidenzia, in una nota, Sanità Futura” riferendo di aver scritto in merito alla Regione “per garantire l’equiparazione tra strutture pubbliche e strutture private all’interno del Servizio Sanitario Regionale soprattutto allo scopo di eliminare le liste d’attesa”.
“A noi – spiega Michele Cataldi, Sanità Futura – non sembra una “mission impossible” allargare il servizio CUP ai privati. Infatti, sin dal 2000 tutti gli accordi tra organizzazioni e Regione, recepiti attraverso delibere del governo regionale – come abbiamo scritto nella nuova lettera unitaria a Martorano – hanno sempre riportato, su nostra esplicita richiesta, l’inclusione delle nostre attività nel CUP regionale. Appare del tutto superfluo sottolineare la nostra totale soddisfazione sulle ultime iniziative, che non saranno mai considerate tardive, che il Dipartimento ha assunto presentandoci la “nuova” piattaforma on line del CUP. Vorremmo però poter partecipare attivamente affinché si giunga al successo e si possa realmente apportare il contributo delle nostre strutture all’abbattimento delle liste di attesa per le prestazioni specialistiche e più in generale ad una maggiore efficienza ed efficacia del Servizio Sanitario Regionale”.