Sanità: Flovilla, presidente ANISAP su “caso Luccioni”

“La Regione deve uscire da un equivoco che si trascina, ormai, da oltre un ventennio, perchè non può adottare provvedimenti di chiusura e difenderli al TAR e al Consiglio di Stato, e poi riprendere la “tarantella” delle proroghe. Non è corretto, ma soprattutto non è giusto rispetto alle tante strutture accreditate, che da sempre si sono adeguate alla normativa vigente! Come non è giusto mettere a repentaglio i 100 posti di lavoro della ex Clinica Luccioni e gli oltre 200 posti di lavoro delle strutture private accreditate, senza nemmeno lo sforzo (la pazienza!) di ascoltare gli operatori del settore sulla iniquità di alcuni provvedimenti regionali: la riduzione delle tariffe delle prestazioni di radiologia, medicina nucleare e laboratorio analisi (per la seconda volta in meno tre anni), l’accorpamento delle strutture, il tetto invalicabile e la distorta utilizzazione dei risparmi di settore, i pareri di compatibilità rilasciati a “semaforo di opportunità”. E’ quanto dichiara Antonio Flovilla, presidente ANISAP Basilicata. “Occorre – aggiunge – che tutte le crisi vengano affrontate alla stessa maniera e con regole valide per tutti i soggetti coinvolti. Alla luce di ciò, la situazione della ex Clinica Luccioni va affrontata con molta serietà e alla luce delle responsabilità che hanno portato alla criticità odierna. La responsabilità e le difficoltà della struttura sono tutte di competenza della Regione che, da una parte, adotta provvedimenti (uffici), e dall’altra (Governo regionale) li contrasta, spesso li annulla con proroghe strumentali, sollecitate sui no all’ossessione da interessi politici. Nella sostanza, bene fa l’attuale dirigenza della ex Clinica Luccioni a richiedere spazi operativi certi per poter operare nel rispetto dei requisiti tecnici, organizzativi e professionali, previsti dalle normative nazionali e regionali. Altrettanto bene farebbe il Governo regionale ad assumersi qualche responsabilità con una decisione che risolva, in maniera definitiva, il problema. Per il presidente di Anisap “probabilmente mancano gli esperti! Noi non lo siamo! Ma, vivendo sulla nostra pelle i problemi e le criticità, siamo disponibili a dare il necessario contributo, in quanto non è possibile operare con un budget inadeguato e con regola contrattuali stabilite unilateralmente circa 6 anni fa, che oggi, insieme a comportamenti incomprensibile delle AA.SS.LL., hanno generato solo contenzioso. La sanità è materia complessa e delicata e, pertanto, ha bisogno di essere governata con attenzione, con competenza e nel rispetto di una visione politica che abbia la centro la persona ed il territorio in cui vive ed opera. Non si può impoverire un territorio, chiudendo o ridimensionando ospedali e presidi importanti e, contestualmente, costruire nuovi ospedali e servizi in altri territori! In tutto questo non vi è logica, ma soprattutto non vi è politica! E laddove manca la politica, soffrono insieme, irrimediabilmente, cittadini e territori. Il Governo regionale, la politica, le istituzioni hanno il dovere di ripiegarsi sul tema, approfondirlo e trovare soluzioni adeguate, il più possibile condivise. La sanità è materia complessa e delicata e, pertanto, ha bisogno di essere governata con attenzione, con competenza e nel rispetto di una visione politica che abbia la centro la persona ed il territorio in cui vive ed opera. Non si può impoverire un territorio, chiudendo o ridimensionando ospedali e presidi importanti e, contestualmente, costruire nuovi ospedali e servizi in altri territori! In tutto questo non vi è logica, ma soprattutto non vi è politica! E laddove manca la politica, soffrono insieme, irrimediabilmente, cittadini e territori”. bas 03

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