Riprendere il dialogo tra il Dipartimento alla Salute e le associazioni di categoria della sanità privata convenzionata con il Servizio Sanitario Regionale: è la sollecitazione che il Presidente dell’ANISAP (Associazione Nazionale Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private) Basilicata, Antonio Flovilla, ha espresso insieme agli auguri all’Assessore Attilio Martorano per il rinnovato incarico e per un “proficuo lavoro alla guida del Dipartimento in un momento difficile e delicato della sanità nazionale e regionale, coincidente – sottolinea Flovilla – con il momento di crisi socio-economica che investe il Paese”.
“L’ANISAP Basilicata, l’Associazine più rappresentativa, cui aderisce circa il 70% delle strutture operanti nella sanità privata accreditata regionale – scrive Flovilla – ha sempre privilegiato il confronto e il dialogo, sulla scorta di una visione concreta delle problematiche del settore e con un atteggiamento improntato alla ragionevolezza ed alla possibile risoluzione delle questioni pendenti. Pertanto, mantenendo lo stile collaborativo che ne ha caratterizzato l’attività, l’Associazione ripropone all’attenzione dell’Assessore una serie di argomenti meritevoli di considerazione, in relazione ai quali il Dipartimento si era impegnato a dare risposte".
Per l'Anisap ci sono dieci i punti prioritari:
1. Inserimento nel PSR di una sezione dedicata ai CEA (ruolo e funzioni).
2. Liberalizzazione delle autorizzazioni (revisione L.R. n. 28/00 e s.m.i.), a condizione che la struttura che ha chiesto ed ottenuto l’autorizzazione non possa chiedere l’accreditamento per un certo arco temporale (5 anni).
3. Equiparazione delle strutture di FKT alle strutture di riabilitazione, fermo restando il possesso dei requisiti necessari (strutturali, organizzativi e professionali).
4. Ruolo dei CEA nell’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata).
5. Subordinare il rilascio dell’accreditamento alla procedura di verifica dei fabbisogni (mappa delle compatibilità).
6. Definizione in maniera chiara ed in equivoca dei fabbisogni.
7. Accesso al contratto con la ASL di riferimento territoriale, per le strutture accreditate e per tutte le branche accreditate.
8. Equiparazione/Integrazione pubblico privato: inserimento nel CUP, rete regionale dei laboratori, equiparazione di certificazioni e refertazione.
9. Riaprire i tavoli tecnici regionali per tutte le questioni pendenti (nomenclatore, impegni di cui alla DGR n. 104/2010) e per introdurre nuovi argomenti di interesse regionale (PAC; percorsi diagnostico terapeutici assistenziali per patologia: diabete, apparato cardiovascolare; campagne di prevenzione e di screening).
10. Assegnazione ai CEA di un budget rapportato al carico di lavoro e di personale, in vista della prossima scadenza contrattuale.