Per il consigliere regionale del Pd è necessario “elaborare una programmazione sanitaria strategica per tutto il territorio regionale, in grado di tenere in conto fattori fondamentali come l’invecchiamento della popolazione, con quello che ne consegue”
“Sta succedendo qualcosa in questa regione che non possiamo assecondare; di fronte alle sfide per tenere unito il territorio, per dare finalmente una risposta alle concrete potenzialità che a fatica abbiamo sviluppato, stanno prevalendo le risposte sbagliate”.<br /><br />Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Achille Spada per il quale “bene ha fatto il consigliere regionale Mario Polese a chiarire la sua posizione, dopo le reazioni suscitate dalle sue dichiarazioni. Alla luce di quanto detto, si avverte tuttavia l’esigenza forte di elaborare una programmazione sanitaria strategica per tutto il territorio regionale, in grado di tenere in conto fattori fondamentali come l’invecchiamento della popolazione, con quello che ne consegue”.<br /><br />“Un bene primario come quello della salute – aggiunge – deve essere difatti affrontato all’interno di una programmazione regionale condivisa, e soprattutto in grado di includere le reali esigenze dei nostri cittadini. Non possiamo indicare una sede unica regionale, mortificando le tante realtà lucane; non possiamo consentire di arrivare a conclusioni che non abbiamo discusso. E inoltre, rispetto alle polemiche che stanno montando, vedo sommarsi, in questi giorni, comparti che nulla a che vedere fra di loro”.<br /><br />“Dopo l’indicazione di un polo potentino di riferimento regionale – dice Spada – si annuncia lo spostamento del concerto di capodanno a Potenza, come se questo evento non fosse parte di un azione di promozione turistica del territorio, necessaria per dare attuazione al programma di Matera capitale europea della cultura 2019. Anche in questo caso però vediamo affrontare le questioni in termini calcistici; si indica Potenza, e poi altri territori, svincolando tutto da una seria azione di programmazione e valorizzazione delle vocazioni, il tutto, sembra, in nome di una centralità da ridare al capoluogo di regione”.<br /><br />“Ma la politica – continua – è costruzione, è progetto: ebbene in queste affermazioni, e nelle azioni conseguenti che sembrano si voglia prendere, qual è l’obiettivo? Potenza è già il centro dell’azione regionale, mentre Matera sta costruendo la sua naturale vocazione, al turismo, alla cultura. Il riconoscimento è giunto a questa città e la regione potrà avvantaggiarsene solo se saremo in grado di ottimizzarlo, e non polverizzarlo nei corridoi degli accordi di bilanciamento”.<br /><br />“Queste domande – conclude Spada – non possiamo permetterci di affrontarle con i toni del campanilismo, ma serve una forte partecipazione alle scelte, da condividere, in nome dei reali bisogni dei territori. Solo in quest’ottica si potrà ottenere il consenso del territorio regionale, nell’azione di programmazione e sviluppo di settori così strategici”.<br /><br />