Sanità lucana, Leggieri: “Continua lo smantellamento”

Il consigliere di M5s: “Dopo la denuncia sulla situazione nel Vulture, arriva la notizia della soppressione della reperibilità ostetrico-ginecologica nei giorni festivi e nelle ore notturne presso l'ospedale di Villa d'Agri”

&ldquo;Nonostante sia calato un silenzio senza precedenti sulle azioni che si stanno mettendo in atto in queste settimane e che riguardano sostanzialmente la chiusura di importanti reparti dei principali ospedali lucani, esiste ancora qualcuno che non ci sta, che denuncia, che lotta per evitare questa nuova mattanza sociale. Cos&igrave;, dopo la denuncia di qualche giorno fa sulla situazione della sanit&agrave; nel Vulture e sui rischi concreti che stanno vivendo gli ospedali di Melfi e l&rsquo;oncologico di Rionero in Vulture, ecco arrivare un nuovo grido d&rsquo;allarme, questa volta dalla Val d&rsquo;Agri&rdquo;. Ad affermarlo il consigliere regionale del gruppo M5s, Gianni Leggieri, il quale ricorda che &ldquo;a denunciare quanto sta accadendo all&rsquo;ospedale di Villa d&rsquo;Agri &egrave; il Comitato cittadino. Con un comunicato ufficiale si sottolinea che, &ldquo;dopo la chiusura del punto nascita avvenuta nel giugno 2014, ora &egrave; arrivato anche la soppressione della reperibilit&agrave; ostetrico-ginecologica nei giorni festivi e nelle ore notturne a far data dal 1 giugno scorso. Decisioni che lasciano l&rsquo;amaro in bocca e che si sommano ai timori per il futuro di altri reparti (Pediatria ed Ortopedia)&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;analogia con quanto sta accadendo presso l&rsquo;ospedale di Melfi &ndash; dichiara Leggieri – &egrave; significativa e fa intendere come vi sia una comune regia che si nasconde dietro le decisioni (e in alcuni casi le non decisioni) dei padroni della sanit&agrave; pubblica lucana. Appare ormai chiaro a tutti che la logica che muove la riforma (&lsquo;riordino&rsquo;) pittelliana &egrave; l&rsquo;idea che in fondo i presidi ospedalieri territoriali siano solamente una zavorra di cui liberarsi velocemente concentrando tutta la sanit&agrave; lucana nei poli ospedalieri di Potenza e Matera. Una logica che non tiene conto della realt&agrave; territoriale della nostra regione, delle tante difficolt&agrave; strutturali della nostra terra, delle caratteristiche della popolazione e delle difficolt&agrave; concrete dovute a un sistema di collegamenti sempre pi&ugrave; carente&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ecco perch&eacute; &ndash; sottolinea il consigliere – si aspetta che i medici attualmente in servizio presso gli ospedali territoriali vadano in pensione senza procedere ad alcuna sostituzione; ecco perch&eacute; si sta attuando un lento ed inesorabile smantellamento dei presidi territoriali. Sono ben altre le politiche che andrebbero attuate in materia sanitaria, sono ben altri i settori in cui andrebbero fatti interventi per ridurre sprechi e spese inutili che incidono sulla spesa complessiva della sanit&agrave; lucana. Interventi sul numero di dirigenti, interventi su sprechi e corruzione, interventi volti a razionalizzare la spesa e non a tagliarla semplicemente&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ci dispiace -&nbsp; conclude l&rsquo;esponente di M5s – ma non basta far volare un elicottero per far decollare la sanit&agrave; lucana&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br /><br />

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