Si è concluso nei giorni scorsi il primo percorso formativo sviluppato dall'associazione IPAZIA di Salandra, con il supporto del CSV di Basilicata (centro servizio al volontariato) relativo all’invecchiamento attivo, un'attività che si innesta nel più complesso e ambizioso progetto del “Centro anziani”, avviato ad Ottobre.
“Il tasso di crescita della popolazione anziana risulta più rapido di quello della totalità della popolazione e, secondo le proiezioni dei dati, fonte Istat, nel giro di dieci anni la quota di persone ultrasettantacinquenni ha superato, a Salandra, la quota degli individui al di sotto dei 15 anni.
Nella nostra comunità la crescita demografica nella fascia più anziana è un fenomeno che non può più essere generalizzato poiché una delle dirette conseguenza dell'invecchiamento della popolazione è lo squilibrio di spesa in termini di contributo di spesa tra la popolazione in età lavorativa e la popolazione in età da pensione.
In termini più generali, secondo le proiezioni di Eurostat, si passerà dalla presenza di una persona anziana ogni quattro potenziali lavoratori ad un rapporto di uno a due.
Questo trend si inserisce in un quadro di crisi occupazionale, di insostenibilità del welfare e di peggioramento delle condizioni di benessere di famiglie e di individui e ha notevoli implicazioni economiche sul sistema sanitario, pensionistico e di protezione sociale in generale; sulla divisione sociale del lavoro.
Si tratta di una situazione ineluttabile di cambiamento con cui è necessario imparare a convivere. La sfida non è arginare il fenomeno, ma governarlo, trasformando il processo di invecchiamento in un’occasione di utilità sociale. Lo stesso consiglio regionale di Basilicata, su sollecitazioni delle parti sociali, sta lavorando sulla proposta di legge regionale “Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni.
Le politiche sociali devono avere chiaro questo obiettivo costruire le infrastrutture necessarie per valorizzare l’utilità sociale del processo di invecchiamento e con esso l’anzianità dei cittadini”. Questo il commento di Teresa Russo Presidente dell'associazione IPAZIA, promotrice del Centro Anziano “Tonino Lopergolo”.
“Siamo molto soddisfatti di questa attività, – spiega la Presidente – realizzata con il supporto del Centro Servizio al Volontariato della Basilicata con i Bandi di Mission e che ha coinvolto, per lo scambio delle buone prassi, le associazioni ADA di Potenza (associazione per i diritti degli anziani) e l'associazione SMDR (Santa Maria della Rocca) di Calciano, con le quali ci siamo impegnati a costruire una rete di collaborazione”.
Quando abbiamo deciso di dedicare il nostro tempo al Centro anziani, il primo impegno che ci siamo presi – aggiunge la Vice Presidente Antonella Ferruzzi- è stato quello di formarci e di formare tutti coloro i quali hanno aderito al progetto proposto da IPAZIA, perchè crediamo fortemente nel potere della conoscenza e della formazione, soprattutto perchè il nostro lavoro è organizzato in relazione al contesto urbano, e alle diverse dinamiche che possano favorire le relazioni tra le persone, il rapporto tra generazioni, migliorando le condizioni di vita urbana di tutti gli abitanti, compresi gli anziani.
Al corso, sotto la guida del dott. Mario Cifarelli, coordinatore del CENSIN (centro studi intergenerazionale di Basilicata) oltre agli iscritti di IPAZIA hanno partecipato, anche, i ragazzi del progetto SPRAR, aprendo un ulteriore riflessione su quelle che devono essere le nuove politiche di welfare da sviluppare a Salandra.
“Le contaminazioni fra mondi diversi hanno da sempre favorito un grande sviluppo culturale, la nostra associazione – afferma Pietro Salerno segretario organizzativo – si candida ad essere sempre più luogo di vita sociale condivisa, dove gli scambi relazionali sono occasioni per sfuggire all’isolamento e creare condizioni di maggiore interazione e sostegno reciproco.
La partecipazione alla vita sociale – continua la Responsabile scientifica Feliciana Pace- rappresenta un fattore protettivo contro l’isolamento. L’invecchiamento non è solo un fenomeno naturale ma è anche un fenomeno sociale in quanto è la società che deve considerare valida una persona non solo per ciò che ha fatto, ma anche per il contributo che può continuare a dare per tutta la vita.
Il percorso intrapreso – conclude la Presidente Teresa Russo- ci impone fiato e gambe da maratoneti, serietà, rigore e una formazione continua per essere interlocutore serio e riconosciuto. La proposta di legge regionale rimette al centro del dibatto, anche, la definizione dei Piani intercomunali socio sanitari e socio assistenziali, passaggio fondamentale per la definizione e il mantenimento dei sistemi si welfare.
bas04