“La chiusura del tratto di strada Fondovalle Racanello, unica attuale infrastruttura di collegamento dei Comuni di San Chirico Raparo e Castelsaraceno con il resto del mondo, rimane l’estremo atto per non rischiare l’incolumità delle persone dei nostri territori se non si pone un’attenzione particolare ed urgente”.
Lo ha dichiarato il sindaco di San Chirico Raparo, Claudio Borneo, a seguito delle abbondanti piogge e il conseguente straripamento del fiume Racanello che hanno comportato l’erosione della carreggiata del tratto in questione.
A quanto riferito dal sindaco, la vicenda si somma alla recente problematica della SP 7, strada sottoposta ad ordinanza di chiusura poiché interessata da una frana che inibisce ogni tipo di collegamento con la Fondovalle dell’Agri e che procura non pochi disagi dilatando, di fatto, i tempi di percorrenza.
“Nonostante la Provincia conoscesse l’importanza della SP7 e la “fragilità” del percorso alternativo non vi è stato mai un interessamento concreto alla messa in sicurezza dei tratti viari in questione pur essendoci tutte le condizioni per un intervento di somma urgenza. Adesso, il problema – continua Borneo – porrebbe le comunità di San Chirico Raparo e Castelsaraceno nell’isolamento più assoluto pregiudicando ogni tipo di servizio, da quello scolastico a quello socio-sanitario”.
“La strada Racanello – conclude il sindaco – rappresenta l’unica alternativa viaria per evitare l’isolamento infrastrutturale del territorio; per tali motivi è necessario un interessamento della Regione Basilicata, considerando le innumerevoli richieste di intervento formulate agli Enti preposti e le inconsistenti risposte rese alle Comunità da questi ultimi. L’incolumità pubblica e l’accesso ai servizi primari non possono essere oggetto di rappresaglie politiche o pregiudizi di insignificante natura; il senso di responsabilità e il bene collettivo deve prevalere su ogni altra forma di mediocre protagonismo”.
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