Si è tenuta a Rotondella una conferenza del prof. Giovanni Pastore sul “Planetario di Archimede” e su “La Brocchetta di Ripacandida”
La conferenza ha offerto, con gli interventi di Maria Cuccarese, assessore alle Politiche culturali del centro jonico, di Antonio De Siena della Sovrintendente ai Beni archeologici della Basilicata e di Vincenzo Viti, assessore alla cultura e Formazione della Regione Basilicata, una sintesi dello stato attuale dei beni culturali nel rapporto con le risorse umane che vi potrebbero essere impegnate.
“L’attuale stato di salute del sistema museale nazionale – ha dichiarato Maria Cuccarese – ha subìto nel corso degli anni una sensibile evoluzione, superando il semplice momento conservativo ma aggiungendo a funzioni espositive attività di servizio rivolte alla promozione e valorizzazione, creando così come una offerta integrata”
“In un settore come quello archeologico – ha continuato Cuccarese, l’esigenza di accessibilità e fruibilità entra inevitabilmente in conflitto con l’esigenza di tutela ma occorre operare in modo che la divulgazione renda i “frammenti del passato più vicini ai non addetti ai lavori e che diventino, quindi, parte integrante di una storia più ampia e spettacolare capace di incuriosire e di appassionare”.
“La realtà museale lucana – ha dichiarato Antonio De Siena – è costituita da otto musei, molti dei quali estremamente “giovani”, una rete documentale distribuita sul territorio che da una parte esprime la ricchezza di questa regione e dall’altro rappresenta un patrimonio da tutelare di inestimabile valore”.
“Si è passati – ha proseguito De Siena – dal vecchio modo di intendere i musei ad uno completamente innovativo e comunicativo che esige però un continuo cambiamento, un rinnovamento anche scenografico per potere esprimere tutte le nascoste potenzialità e di accelerare, i necessari adeguamenti.”
Infine nel suo intervento, l’assessore Viti ha sottolineato, rifacendosi a tutti gli interventi che il Dipartimento Cultura-Formazione e Lavoro dovrà mettere in campo, che questi dovranno finalizzare le risorse finanziarie ad interventi continuativi e non episodici, ad orientare ed impegnare i giovani verso le attività di catalogazione dei beni culturali accentuando contemporaneamente le reti dell’associazionismo culturale nella nostra regione.
Cs-bas