Rosa, Venezia e Pici su emergenza rifiuti

Per gli esponenti del Pdl in Consiglio regionale “il sistema di raccolta rifiuti ormai è ai limiti del collasso e la Giunta regionale non ha un piano strategico”

“‘Discariche che bello!’. Proponiamo questo slogan (gratis) ai creativi dello staff del governatore De Filippo, calibrato alle nuove politiche ambientali dell’assessore regionale Agatino Mancusi, approvate e convalidate politicamente da tutta la maggioranza di centrosinistra durante i lavori dell’assestamento di Bilancio”. Ad affermarlo i consiglieri regionali del Pdl, Gianni Rosa, Mario Venezia e Mariano Pici i quali sottolineano che “con uno di quei geniali emendamenti notturni, preparati all’ultimo momento e consegnati all’ultimo istante, nel caso specifico si tratta del 22 sexties, la Giunta De Filippo si è impegnata a predisporre entro 12 mesi una proposta di adeguamento del Piano regionale dei rifiuti, a cui si sommano gli ultimi 12 mesi persi grazie all’inerzia e all’inesistente volontà di affrontare l’emergenza rifiuti”. “Inoltre – aggiungono gli esponenti dell’opposizione – la Giunta è autorizzata a riaprire le discariche chiuse presenti sul territorio lucano, tutto ciò con valore fino alla fine del 2013. Ancora trenta mesi (speriamo gli ultimi) nei quali la spazzatura sarà gestita come negli ultimi 10 anni”.

“Abbiamo richiesto a gran voce che l'assessore Mancusi in Consiglio – proseguono Rosa, Venezia e Pici – ricordasse la storia dei rifiuti in Basilicata, oggi ultimo atto di una farsa che dura dal 2002, quando fu approvato il Piano regionale che doveva andare a regime entro il 2006, con quattro anni di transizione affinché le discariche fossero solo la parte terminale, mentre si creava il nuovo sistema. Poi dal 2006, tra raccolta differenziata e nuova impiantistica sul territorio, si sarebbe avuto un sistema dei rifiuti moderno. Trascorsi altri cinque anni dal 2006, in cui non è successo nulla, oggi si rimanda ancora di un anno per un nuovo piano visto che il precedente è fallito”. “’L’Assessorato alle Discariche’ si prende ancora tempo, nel mentre riapre le discariche per far fronte alla spazzatura, tutto ciò in contrasto con le direttive comunitarie in materia di riduzione dei rifiuti da smaltire nelle discariche che andrebbero chiuse. L’anima ambientalista di De Filippo del proclama di inizio legislatura – dichiarano i consiglieri – è solo un vago ricordo, anche se rimane scritto negli atti della propaganda. In questi mesi abbiamo sollecitato soluzioni immediate, non quella certo delle discariche. L’ultima azione quella dell’11 luglio attraverso una interrogazione con la quale si chiedeva a che punto è il progetto di sistema integrato dei rifiuti solidi urbani, dato che con la Delibera di Giunta n. 1326 del 10 agosto 2010 si impegnavano 40.000 euro più iva per l’affidamento al Dipartimento di Ingegneria e Fisica dell’Ambiente (Difa) dell’Unibas dello studio ‘Analisi tecnico-ambientale del Sistema integrato di gestione dei rifiuti solidi urbani della Regione Basilicata’. Al momento non si conoscono i frutti di questo lavoro. Mentre lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani è in crisi, ricordiamo la chiusura della discarica in Carpineto di Lauria che costringe i Comuni del Lagonegrese a trasferire i rifiuti nelle discariche di Sant’Arcangelo e di Salandra, con il conseguente aumento dei costi (trasporto, costo del conferimento in discarica per tonnellata di rifiuto)”.

“Nessuno si prende e nessuno ne parla della responsabilità politica del non fatto – affermano ancora gli esponenti del Pdl. Eppure in Basilicata la continuità politica nelle varie amministrazioni c’è sempre stata, si cerca solo di tamponare l’emergenza con l’improvvisazione e con un po’ di scaramanzia. Ma si ha il timore che in crisi già ci siamo, il sistema di raccolta rifiuti ormai è ai limiti del collasso, la Giunta regionale non ha un piano strategico, oggi non presenta cifre, dati, non identifica i luoghi, i tempi e quantità precise di queste riaperture affinché tutti, e soprattutto i cittadini lucani, sappiano cosa succederà in questi anni a venire”. “Abbiamo sentito in quel Consiglio regionale notturno la stessa canzone degli ultimi 10 anni: provvedimenti eccezionali e nei limiti strettamente necessari. Ora basta. De Filippo e la sua maggioranza affrontino il problema senza aspettare che l’emergenza diventi una ‘catastrofe napoletana tutta lucana’. Che succederà sui territori quando ritorneranno le ruspe? – si domandano in conclusione i consiglieri dell’opposizione”.

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