Per il capogruppo di Lb-Fdi “non è possibile che nel 2018, il sacrosanto diritto al salario sia ignorato con la beffa di essere addirittura sostituiti”
“Siamo con i lavoratori di Tempa Rossa sostituiti perché chiedono il rispetto delle condizioni salariali. A loro tutta la nostra solidarietà. In Basilicata, tutte le multinazionali che hanno promesso sviluppo e lavoro hanno fatto carne da macello dei lavoratori”.<br /><br />Lo afferma il capogruppo di Lb-Fdi, Gianni Rosa che aggiunge: “Questo sarà uno dei temi prioritari che porteremo nell’agenda del prossimo governo regionale e che risolveremo. Il mondo degli appalti e dei subappalti lo conosciamo bene. È una delle battaglie che facciamo da anni ma che il centrosinistra succube delle lobbies non ha mai voluto affrontare”.<br /><br />“Tra le aziende che fanno venire lavoratori da fuori regione o ‘importano’ manodopera straniera, lavoratori dell’indotto sottopagati e subappalti a piccole aziende che si fanno beffe della normativa sul lavoro – continua – lo sviluppo per il territorio è inesistente. Dall’Eni alla Total, è una zona grigia senza regole. Sembra che quanto più si entra nelle maglie dei subappalti tanto più diminuiscono i diritti. Del resto, più sono le imprese coinvolte più si rendono difficili i controlli”.<br /><br />“Non è possibile – dice Rosa – che nel 2018, il sacrosanto diritto al salario sia ignorato con la beffa di essere addirittura sostituiti. La Total, seppure azienda privata che punta al profitto, ha una concessione statale e dovrebbe garantire, dalle aziende che lavorano nel proprio cantiere, il rispetto dei diritti dei lavoratori. E la Regione nelle intese che sottoscrive dovrebbe pretendere l’assunzione di lavoratori locali ed il rispetto delle norme sul lavoro”.<br /><br />“Non possiamo – conclude – stuprare il nostro territorio e non riuscire ad ottenere né sviluppo né lavoro. È una situazione alla quale rimedieremo quando saremo al governo regionale”.<br /><br />L.C.<br />