Rosa: “Soldi pubblici dispensati ai compari di partito”

Il consigliere regionale di Lb-Fdi, in riferimento alla risposta di Pittella alla sua interrogazione sugli Enti beneficiari di finanziamenti regionali, afferma: “Dobbiamo amaramente constatare che i diritti dei consiglieri continuano ad essere violati”

&ldquo;Nell&rsquo;ultima seduta del Consiglio regionale del 24 febbraio scorso abbiamo ricevuto la risposta del presidente Pittella alla nostra interrogazione del 21 novembre. Ovviamente si &egrave; trattato di una &lsquo;non-risposta&rsquo;, in cui si &egrave; cercato di aggirare il problema nascondendosi dietro i principi dell&rsquo;etica e della morale politica&rdquo;. A sottolinearlo il capogruppo di Lb-Fdi, in Consiglio regionale, Gianni Rosa.<br /><br />&ldquo;Le frasi di Pittella &ndash; dice il consigliere – ci hanno fatto divertire un po&rsquo;. Avevamo chiesto alla Giunta di emanare un atto di indirizzo rivolto agli Enti beneficiari di finanziamenti regionali affinch&eacute; i gestori privati di tali finanziamenti non abbiano nella compagine sociale amministratori regionali, provinciali e comunali, la risposta di Pittella &egrave; stata un secco no. Secondo il Presidente, infatti, non si possono emanare direttive per far rispettare i &lsquo;principi basilari di una democrazia e dell&rsquo;etica delle istituzioni&rsquo;. Questo, diciamo noi, sarebbe vero in un mondo dove l&rsquo;etica, la morale e il senso di ci&ograve; che &egrave; opportuno sono radicate nell&rsquo;agire dei politici come valori imprescindibili. Ma non &egrave; questo il caso dei politici nostrani di centrosinistra&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E quanto affermato &ndash; rimarca Rosa – possiamo asserirlo senza tema di smentita. Anche alla luce della determinazione n. 20 del 17 febbraio 2015 del responsabile del Servizio di Amministrazione &ndash; contabilit&agrave; &ndash; finanze del Comune di Brindisi di Montagna, il quale liquida l&rsquo;importo di 18.000 euro a &lsquo;Spazio Grancia&rsquo; per l&rsquo;area marketing e comunicazione del Parco per la stagione 2013. La relazione della rendicontazione allegata alla fattura dell&rsquo;Ente, che a noi pare un po&rsquo; generica e scarna, &egrave; firmata da Donatella Cutro, consigliere comunale della Citt&agrave; di Potenza dei &lsquo;Socialist &amp; Democrats&rsquo;, che insieme a Mario Polese, consigliere regionale del Pd e Rosa Pecora, consigliere comunale della Citt&agrave; di Brindisi di Montagna dei Democratici Progressisti sono i soci fondatori dell&rsquo;associazione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Dove sono la morale e l&rsquo;etica – chiede Rosa – che sconsiglierebbero agli amministratori pubblici di incassare fondi regionali? Forse era meglio fissare dei paletti per l&rsquo;uso dei fondi pubblici, come avevamo suggerito. Tra l&rsquo;altro, segnaliamo anche che la somma dei 18.000 euro &egrave; stata liquidata sulla base di una convenzione stipulata il 6 settembre 2013, a stagione finita. Ci riserviamo di approfondire nelle sedi opportune. Per dirla con le parole del presidente Pittella: &lsquo;Ecco perch&eacute; l&rsquo;Italia &egrave; fatta di diffidenza, di retropensieri, perch&eacute; dietro ogni cosa c&rsquo;&egrave; sempre qualcosa, perch&eacute; c&rsquo;&egrave; sempre qualcuno che deve fregare un altro, (&hellip;)&rsquo;. Avevamo, poi, chiesto &ndash; continua Rosa – la rendicontazione dei fondi destinati al Comune di Brindisi per il Parco della Grancia e la manifestazione &lsquo;La storia bandita&rsquo; per l&rsquo;anno 2014. Pittella ci ha risposto che, dei 240.000 euro di fondi stanziati, la Regione ha liquidato solo 115.000 euro &lsquo;a presentazione di rendiconto da parte del Comune, allegata la presente nota&rsquo;. I rendiconti? Non ci sono stati consegnati perch&eacute;, citiamo testualmente il presidente Pittella: &lsquo;non &egrave; che le posso portare i tomi ed i volumi dagli uffici e sono anche atti delicati. Dato che &egrave; prerogativa di una consigliere regionale poter accedere presso gli uffici ed andarsi a controllare le rendicontazioni, nessuno le preclude la possibilit&agrave; di farlo&rsquo;. Due contraddizioni &ndash; rileva di Rosa – emergono dalla parole di Pittella. Prima ci dice che i rendiconti sono allegati alla nota, poi afferma che non pu&ograve; portarli in Aula perch&eacute; sono &lsquo;atti delicati&rsquo;. A questo &lsquo;pasticcio&rsquo; si aggiunge anche l&rsquo;interpretazione restrittiva del Regolamento del presidente Lacorazza che, per correre in soccorso di Pittella, spiega che i tre giorni entro i quali &egrave; fatto obbligo agli uffici di adempiere alla richiesta documenti partono dalla risposta in Aula all&rsquo;interrogazione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ebbene &ndash; aggiunge il consigliere di Lb-Fdi – siamo al 3 marzo, &egrave; passata una settimana dalla risposta all&rsquo;interrogazione e il termine &egrave; ampiamente trascorso, ma dobbiamo amaramente constatare che i diritti dei consiglieri continuano ad essere violati. Ne prendiamo atto, ma noi non ci arrendiamo facilmente e continueremo a chiedere il rispetto delle regole e della funzione che ogni consigliere esercita nel rispetto del mandato elettorale, soprattutto quando questo vuol dire tutelare il buon andamento, l&rsquo;efficacia e l&rsquo;efficienza della Pubblica amministrazione ed il sacrosanto diritto dei Lucani a non vedere i soldi pubblici dispensati a questo o quel &lsquo;compare di partito&rsquo;&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br /><br />

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