Rosa: "Lettera aperta agli uomini con una coscienza"

Riceviamo e pubblichiamo integralmente quanto esternato dal consigliere regionale di Laboratorio – Basilicata – Fratelli d’Italia

&ldquo;Parlo da uomo, innanzitutto. Parlo da marito &ndash; dice Rosa – padre, imprenditore e politico. Io non sono indignato. Io sono furioso per quello che sta accadendo alla mia Terra. Sono furioso perch&eacute; una classe politica (che, per fortuna, non mi appartiene), inetta ed inconcludente, spende pi&ugrave; parole per autodifendersi, per giustificare l&rsquo;occupazione di una poltrona che per difendere la mia Regione. Ma che figura facciamo in Italia quando si sente dire dal Presidente della Regione &lsquo;io sono qui da due anni e tre mesi&rsquo; e il giornalista che, giustamente, gli risponde &lsquo;in due anni qualche carta l&rsquo;avr&agrave; vista&rsquo; e Pittella che tace? Tutti si chiedono cosa ha fatto questo Governo regionale in due anni. E me lo chiedo anche io. Per non parlare di quelli precedenti. Non bisogna dimenticare chi era l&rsquo;ex Assessore alle Attivit&agrave; produttive nella scorsa consiliatura. Cosa ha fatto? Nulla. La verit&agrave; &egrave; che in Basilicata, pi&ugrave; che nel resto d&rsquo;Italia, si &egrave; assistito, negli ultimi vent&rsquo;anni, all&rsquo;emergere di una classe dirigente, pigra e annoiata, priva di qualsiasi visione di futuro. Ha ragione il Vescovo Orofino, il metodo Colombo non &egrave; mai tramontato. Ma qui si &egrave; trasformato perch&eacute; le persone che hanno ricoperto le cariche di Governo non erano in grado di governare. Non erano in grado di gestire i flussi di potere che avevano &lsquo;ereditato&rsquo;, il pi&ugrave; delle volte, senza merito. E cos&igrave; dalla pratica clientelare &lsquo;democristiana&rsquo; si &egrave; passati al clientelismo &lsquo;democratico&rsquo;, che d&agrave; da mangiare solo a pochi e, il pi&ugrave; delle volte, anche incapaci. E mi vergogno&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Mi vergogno &ndash; continua Rosa – per quella parte politica che di fronte ad un &lsquo;disastro&rsquo; ambientale, ad un &lsquo;disastro&rsquo; politico, ad un &lsquo;disastro&rsquo; amministrativo di questa portata innesca &lsquo;guerre tra poveri&rsquo;. Perch&eacute; la &lsquo;minaccia&rsquo; della perdita di posti di lavoro contro il &lsquo;pericolo concreto&rsquo; dei danni alla salute &egrave; una vergogna. 100 o 1000 posti di lavoro contro la salute di 500.000 persone e quella dei nostri figli ed dei figli dei nostri figli. Anzi di pi&ugrave;. Perch&eacute; i nostri prodotti agricoli, non li mangiamo solo noi. Prima era a rischio l&rsquo;approvvigionamento energetico dello Stato. Bisogna trivellare di pi&ugrave;, estrarre di pi&ugrave;, altrimenti l&rsquo;Italia sarebbe sempre rimasta dipendente dall&rsquo;estero, trascurando di dire che, per quanto vogliamo estrarre, &egrave; sempre poco e che parte del nostro petrolio non &egrave; neanche destinato al fabbisogno energetico dell&rsquo;Italia. Quante menzogne che si dicono! Ora, invece, sono a rischio i posti di lavoro. Quando si parler&agrave; dei rischi alla salute? Ecco io voglio parlare di questo, del &lsquo;macello&rsquo; che l&rsquo;inettitudine, l&rsquo;incuria, l&rsquo;incompetenza o la compiacenza hanno creato. Cos&igrave;, forse, e dico forse, qualcuno si render&agrave; conto che tutto quello che &egrave; successo poteva essere evitato o quantomeno ridotto nella portata. Qualcuno, forse, si render&agrave; conto che raccomandazioni per posti di lavoro, lotte di potere tra l&rsquo;ex Governatore e il nuovo Governatore, gare gi&agrave; assegnate e piaceri tra &lsquo;amici&rsquo; sono solo la logica conseguenza del degrado sociale, morale e politico che investe chi da troppo tempo detiene il potere, compresi i vertici nazionali. Non sono un &lsquo;no triv&rsquo; a tutti i costi, n&eacute; un improvvisato &lsquo;esperto di estrazioni&rsquo; dell&rsquo;ultim&rsquo;ora. Io sono quello che da sempre cerca una soluzione alla pacifica convivenza, che avviene in tutto il mondo, tra petrolio e sviluppo/ambiente/salute, ponendo, per&ograve;, come priorit&agrave; dei miei interventi questi ultimi; anche perch&eacute;, vorrei ricordare a Renzi che senza salute, non si pu&ograve; neanche andare a lavorare&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ricordo ancora &ndash; aggiunge Rosa – quando mi recai presso l&rsquo;Osservatorio ambientale della Val d&rsquo;Agri, era il 2012 ed ebbi conferma dei miei dubbi: non funzionava. Solo dopo le mie denunce, iniziarono le collaborazioni con l&rsquo;Universit&agrave; per dotare la struttura di tecnici e di strumentazioni. Ma dopo questo piccolo sussulto provocato dalle mie sollecitazioni, il nefasto &lsquo;Sistema Basilicata&rsquo; ha, di nuovo, azzerato tutto. Io ho fatto proposte di legge, che, guarda caso, prevedevano proprio maggiori controlli; ho fatto miriadi di interrogazioni, mozioni e comunicati stampa di denuncia; quindi, ritengo di essere autorizzato (mi scuserete la presunzione) a dire che questa vicenda &egrave; il peggiore scandalo che possa coinvolgere Regione, Enti e Aziende private. Peggio delle mazzette della Prima Repubblica, peggio della compravendita di voti, perch&eacute; ha messo in pericolo la salute dei cittadini. E su quello non si tratta. Mai. Adesso capisco perch&eacute; le mie proposte di legge sul petrolio che miravano ad aumentare i controlli ambientali e a incrementare le risorse per essi non sono mai state discusse in Consiglio. Adesso mi spiego perch&eacute; quando indagavo sul metodo con il quale venivano effettuati i controlli ambientali connessi alle estrazioni, le risposte erano sempre vaghe o rinviavano a controlli fatti dalla stessa societ&agrave; che estraeva. Adesso comprendo perch&eacute; alle mie interrogazioni in cui chiedevo quali interventi urgenti erano stati assunti dall&rsquo;Assessore a seguito di quella diffida all&rsquo;Eni, il Governo regionale non ha mai risposto. Oggi scopriamo che quella diffida, di cui anche il Presidente regionale si &egrave; vantato, &egrave; stata illegittimamente revocata dalla Regione mesi fa&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Adesso comprendo anche &ndash; afferma Rosa – perch&eacute; il Governo nazionale non ha mai risposto all&rsquo;interrogazione del nostro Capogruppo alla Camera sulla fiammata al Centro Olio di Viggiano del 13 gennaio 2014, uno dei principali episodi oggetto dell&rsquo;indagine.&nbsp; Adesso mi rendo conto del perch&eacute; l&rsquo;Arpa regionale &egrave; stata oggetto di una riforma tutta apparenza e poca sostanza: con strumentazioni, personale adeguato e una seria Dirigenza, magari, non sarebbe entrato chiunque, libero di poter fare &lsquo;spionaggio&rsquo;; i controlli sarebbero stati fatti con scrupolo e, magari, chi doveva &lsquo;leggere&rsquo; i dati inviati dalla societ&agrave; estrattrice si sarebbe reso conto che qualcosa non andava. Ecco perch&eacute;: &lsquo;I poteri forti se la comandavano&rsquo; o, meglio, &lsquo;I poteri forti comandavano&rsquo;. Quanti danni sono stati fatti alla nostra Terra? E quanti sarebbero potuti essere evitati? Quanta noncuranza, superficialit&agrave; e incompetenza, tutto questo senza voler entrare nelle fattispecie di reato, perch&eacute;, altrimenti, sarebbe da mandare in carcere tutti e buttare la chiave. Quanti Presidenti della Regione, Assessori allo sviluppo, all&rsquo;ambiente, alla sanit&agrave; che si sono girati dall&rsquo;altra parte? Perch&eacute; delle due l&rsquo;una: o si sono accorti di quanto accadeva e hanno fatto finta di nulla o, peggio, davvero non si sono accorti di nulla e allora vorrei chiedere: quando ci siamo meritati, noi Lucani, una classe dirigente cos&igrave; inutile? O meglio, cos&igrave; utile solo a se stessa, utile a costruire solo gloriose&nbsp;&nbsp; carriere&nbsp;&nbsp; personali, a tutelare&nbsp;propri&nbsp;&nbsp; interessi? Il momento &egrave; grave. Ma nessuno, nessuno ci ha mostrato un po&rsquo; di solidariet&agrave;. Nessuno. Presidente della Repubblica, lo sa che anche i Lucani sono Italiani? Non che, a questo punto, noi Lucani ce ne faremmo qualcosa della solidariet&agrave;, ma sarebbe comunque di conforto&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Per questo &ndash; sottolinea Rosa – invito gli uomini con una coscienza, gli Italiani con una coscienza, a svegliarsi dal torpore, se non per noi, per loro stessi: potrebbe capitare ovunque e a chiunque di essere traditi in questo modo, di essere immolati sull&rsquo;altare dell&rsquo;economia, del denaro e del potere. Per questo, invito i Lucani con una coscienza a non lasciarsi sopraffare da chi vuole alimentare quel tipico carattere del feudalesimo: l&rsquo;obbedienza a signorotti. Alzate la testa. Siamo un Popolo forte e insieme possiamo farcela. Per questo, invito i leader politici di Governo, sia nazionale che regionale, a evitare di fare mere dichiarazioni di non colpevolezza, scuse becere e qualunquiste. Se non avete soluzioni per questa tragedia, tacete. I Lucani ve ne saranno grati&rdquo;.<br />

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