Rosa: la politica sanitaria in Basilicata è fallimentare

Per il consigliere del Pdl che ha presentato una interrogazione all’assessore Martorano, “la Sanità di Basilicata continua ad essere in deficit, non ha ancora un piano strategico con conseguente carenza di servizi e mancanza di efficienza”

“Possiamo affermare – sostiene Rosa – che la mitica legge di razionalizzazione della Sanità lucana voluta da De Filippo nel 2008 e che ha ridotto a due le Aziende sanitarie dalle cinque esistenti, immaginata principalmente per raggiungere immediati risparmi del sistema, ha fallito. La Sanità di Basilicata continua ad essere in deficit, non ha ancora un piano strategico, con conseguente carenza di servizi, mancanza di efficienza, quindi escludendo qualche progresso di mera facciata, la qualità resta molto bassa. Forse le mie conclusioni – continua Rosa – potrebbero essere quelle del solito esponente di opposizione che critica tutto e tutti, può darsi, ma bisogna valutare anche la realtà ed essere concreti. Si parla molto di ‘emigrazione sanitaria’ un fenomeno esistente in tutta Italia, nord compreso, ma che per specifiche realtà territoriali raggiunge numeri consistenti. Tra queste zone vi è anche la Basilicata, sono tanti i cittadini lucani che si spostano verso le regioni del centro-nord alla ricerca di servizi medici e assistenziali più efficienti. Un numero importante che pesa finanziariamente sui bilanci regionali del settore Sanità. Rispetto la libertà ed il diritto dei cittadini di scegliere il luogo in cui ricevere le prestazioni sanitarie, ma al contempo è anche diritto dei residenti in Basilicata avere ed ottenere servizi sanitari e cure mediche di qualità ed elevato standard professionale. L’emigrazione sanitaria è un fenomeno che denota una scarsa considerazione verso il sistema sanitario lucano e che, a parte nicchie di prestazioni d’eccellenza, denota anche che i servizi e le cure erogate non sono considerate dai lucani confacenti agli standard minimi di altre regioni”.

“Da troppo tempo – aggiunge Rosa – si parla nel Palazzo di costruire un nuovo Piano sanitario regionale e adeguarlo alle esigenze ed ai cambiamenti della società lucana. Era anche uno dei cavalli di battaglia di questa maggioranza subito dopo le elezioni del 2010. In questi due anni nulla è stato fatto, salvo indebitare ancora di più la Sanità e sollecitare i lucani a rivolgersi altrove per le cure. Per comprendere meglio alcune dinamiche del fenomeno migratorio verso altri sistemi regionali della sanità, ho interrogato l’assessore Martorano su cosa è successo in dettaglio per gli anni dal 2008 al 2011, come si è sviluppata la mobilità, sia verso altre regioni che proveniente da altre regioni. E’ chiaro che sapere precisamente i termini economici del fenomeno (in bilancio 2012 è previsto un saldo negativo di oltre trenta milioni di euro) e la sua suddivisione per patologie e residenza degli utenti può aiutare a comprendere il fenomeno e aiutare a costruire le soluzione al problema. Poi, se la questione ‘Sanità’ si vuole affrontare come a Venosa, dove l’improvvisazione emerge di nuovo chiaramente, in Basilicata continueremo ad avere la stessa sanità di oggi o forse peggiore. E’ normale chiedersi: a quando il nuovo Piano sanitario regionale? O andremo ancora avanti, supportati dalla forza dei numeri, con gli ennesimi piccoli interventi nascosti nelle pieghe delle manovre di bilancio? Attendiamo risposta – conclude Rosa – certi che la crisi politica presente nel Palazzo allontana ancora una volta la formulazione del nuovo Piano sanitario regionale e che, come sempre, i cittadini pagano le spese delle ‘contese’ poltrone”.

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