Il consigliere regionale del Pdl chiede “l’intervento di De Filippo affinché vi sia una proroga della scadenza dei bandi nel settore agricolo”
“Dopo i bandi estivi per i quali la Regione Basilicata ha oramai un primato, arrivano quelli autunnali nel settore dell’agricoltura”. Lo sostiene il consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa che continua “sempre le stesse caratteristiche, ossia tempi così brevi da mettere in seria difficoltà gli operatori economici a potervi partecipare. Ovviamente ci riferiamo a quelli che hanno appreso la notizia il giorno in cui i bandi sono stati pubblicati sulla Gazzetta ufficiale (8/10/2012), perché in questa Basilicata è anche lecito pensare al fatto che gli amici del ‘Sistema’ erano informati preventivamente”.
“Ci riferiamo – sottolinea Rosa – a Misure importanti, quali la 112 ‘Insediamento dei giovani agricoltori’, la 121 ‘Ammodernamento delle aziende agricole’, la 216 ‘Sostegno agli investimenti non produttivi Terreni Agricoli’, la 125 ‘Infrastrutture connesse allo sviluppo ed all'adeguamento dell'agricoltura e della silvicoltura’. Tutti i bandi scadono il 7 novembre, ovvero dopo 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso. In realtà, il tempo è ristretto al minimo in quanto ogni domanda ha una sua complessità progettuale che non si può espletare compiutamente in un mese. Quindi – esplicita Rosa – è evidente che il Dipartimento Agricoltura ricade nel solito vizio di bandi lampo che mettono in difficoltà gli imprenditori agricoli e i Comuni (misura 125). Pertanto, chiediamo l’intervento di De Filippo affinché vi sia una proroga della scadenza”.
“Si spera – afferma il consigliere regionale del Pdl – che tutta questa inopportuna celerità non dipenda dal pericolo di disimpegno dei fondi europei, se così fosse si vuol far ‘pagare’ lo scotto dell’inefficienza ai possibili beneficiari, invece che alla burocrazia regionale. Insomma, alla fine devono patire sempre i più deboli che, oltre a dover affrontare la grande crisi che attraversa la nostra economia e il settore primario lucano, devono confrontarsi con l’inoperosità anche di chi dovrebbe lavorare per il bene comune. Strana regione la Basilicata di De Filippo”.