Romaniello plaude a vittoria dei "si" al referendum Firema

Il consigliere regionale del Gruppo misto esprime il suo giudizio positivo sull’esito del referendum svoltosi ieri in tutti gli stabilimenti nazionali della Firema anche per l'alta percentuale dei lavoratori favorevoli all'ipotesi di accordo con l'azienda

&ldquo;Non si pu&ograve; che esprimere un giudizio positivo per la larga vittoria dei &#39;si&#39; al referendum svoltosi ieri in tutti gli stabilimenti nazionali della Firema, con cui i lavoratori hanno approvato l&rsquo;ipotesi di accordo siglato qualche giorno fa al Ministero dello Sviluppo economico tra le Organizzazioni sindacali e l&rsquo;azienda, accordo che prevede la cessione della societ&agrave; alla cordata capeggiata dalla multinazionale indiana Titagarh, cui partecipa anche la societ&agrave; partenopea Adler&rdquo;. E&rsquo; il commento del consigliere regionale del Gruppo misto, Giannino Romaniello.<br /><br />&ldquo;La vittoria dei &#39;si&#39; &egrave; stata particolarmente significativa &ndash; sottolinea Romaniello – se si considera che complessivamente hanno espresso parere positivo alla ipotesi di accordo 328 lavoratori su 463, pari al 75 per cento, mentre nello stabilimento di Tito i &ldquo;si&rdquo; sono risultati pari a 63 su 72. L&rsquo;accordo siglato, che ha come obiettivo primario quello di evitare il fallimento, rilanciare i siti produttivi e salvaguardare i livelli occupazionali, &egrave; la prova che quando le Organizzazioni sindacali lavorano unitariamente e realizzano intese con il sostegno dei lavoratori riescono a raggiungere risultati molto positivi. Tale risultato, infatti, &egrave; il frutto dell&rsquo;impegno delle Organizzazioni sindacali territoriali e nazionali che, in modo unitario, hanno portato avanti una difficilissima vertenza,&nbsp; oggetto di costante e convinta attenzione da parte delle istituzioni locali, Consiglio regionale in primis, il quale gi&agrave; nel settembre del 2011 approv&ograve; una mozione con cui si impegnava l&rsquo;allora Governo regionale ad impegnarsi per trovare una soluzione per salvaguardare, in particolare, il sito produttivo di Tito e i livelli occupazionali&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Si tratta, ora &ndash; conclude il consigliere – di vigilare affinch&eacute; i nuovi proprietari realizzino quanto stabilito dall&rsquo;accordo, attuando in tempi rapidi quanto previsto dal piano industriale&rdquo;.<br />

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