Romaniello: perchè la Basilicata perde

Il consigliere regionale del Gruppo misto: “Tutti gli indicatori sociali ed economici ci dicono che la Regione sta messa ‘molto molto male’ come recita un comico”

&ldquo;Agli amici Benedetto e Pietrantuono auguro buon lavoro. Il tema del futuro della Basilicata rimane tutto. Ognuno di noi ha pregi e difetti, ed ognuno singolarmente, cerca di dare il meglio nel suo lavoro, ma questo non va confuso con dati e fatti politici&rdquo;. Cos&igrave; il consigliere regionale de Gruppo misto, Giannino Romaniello, che continua: &ldquo;il dato politico di queste due nomine attiene al fatto che permane uno scontro all&rsquo;interno del Pd fra gruppi contrapposti che coinvolge le istituzioni. Uno scontro non sulla visione di futuro della Basilicata ma sul rafforzamento della filiera del consenso e l&rsquo;occupazione di poltrone&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Met&agrave; legislatura &ndash; continua Romaniello – con una Giunta di esterni in cui si &egrave; vissuto alla giornata, adesso la nomina di due assessori delle forze minori, che unita alla delega presa in capo al Presidente dell&rsquo;Assessorato al Lavoro, attivit&agrave; produttive e formazione, nei fatti istituisce il quinto assessorato, prima ancora che il nuovo Statuto diventi legge, la dice lunga sulla idea di Governo e rispetto delle istituzioni da parte di una maggioranza figlia di nessuno&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nel frattempo &ndash; dice il consigliere – tutti gli indicatori sociali ed economici, ci dicono che la Regione sta messa &lsquo;molto molto male&rsquo; come recita un comico. Due dati su tutti, indicano il perdurare di una situazione drammatica di intere aree della Regione e riguardano da un lato lo spopolamento e l&rsquo;emigrazione di giovani diplomati e laureati e dall&rsquo;altro il blocco degli investimenti unitamente alla mancata crescita dimensionale delle imprese: d&rsquo;altronde, basta leggere i dati sull&rsquo;uso di fondi Fesr dove solo l&rsquo;11,6 per cento ha riguardato l&rsquo;aiuto alle imprese e ben oltre il 50 per cento &egrave; stato gestito da Regione e Comuni. Nel frattempo &ndash; aggiunge Romaniello – il reddito d&rsquo;inserimento non parte, i lavoratori in mobilit&agrave; e quelli del Copes restano senza sussidi ed il Governo nazionale si tiene le risorse delle royalties, che a detta di Pittella gi&agrave; da oltre un anno dovevano servire a finanziare il reddito minimo di inserimento&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Non c&rsquo;&egrave; pi&ugrave; la politica e tanto meno i partiti, ma solo i singoli con il dilagare di una cultura sempre pi&ugrave; incentrata sull&rsquo;Io piuttosto che sul Noi. Al centro &ndash; afferma Romaniello – non c&rsquo;&egrave; l&rsquo;interesse comune, ma le carriere personali che tanti danni hanno prodotto all&rsquo;Italia ed ancora di pi&ugrave; alla Basilicata. Una Regione che va governata evitando di mettere al primo posto gli interessi personali, cosa che in questi 30 mesi di governo non ha fatto il presidente Pittella, molto pi&ugrave; impegnato come se fosse su un ring all&rsquo;interno del proprio partito a cercare di affermare la propria leadership&rdquo;.<br />

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