Romaniello: “L’ennesima morte sul lavoro non è una fatalità”

Il cordoglio alla famiglia Picerni del consigliere del Gruppo misto che si augura “seguano da parte di istituzioni, enti di prevenzione e sistema delle imprese atti concreti per fermare le morti sul lavoro”

&ldquo;Ancora una volta un giovane lavoratore perde la vita sul lavoro, che in questi ultimi anni &egrave; stato svalorizzato e reso sempre pi&ugrave; precario. Ho partecipato questa mattina al presidio promosso dal sindacato dei metalmeccanici davanti ai cancelli della ex Ponteggi Dalmine per il tragico incidente mortale sul lavoro che ha colpito la famiglia Picerni. Si tratta del quarto incidente mortale sul lavoro dall&rsquo;inizio del 2018&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il consigliere regionale del Gruppo misto Giannino Romaniello.<br /><br />&ldquo;Fermo restando che gli organi competenti ci auguriamo ricostruiscano la dinamica dell&rsquo;incidente &ndash; aggiunge l&rsquo;esponente di Art. Uno Mdp / Liberi e Uguali -, sicuramente anche questa ennesima morte &egrave; da attribuire al fatto che sulla sicurezza in questi ultimi anni di crisi, poco si &egrave; investito e la stessa ricerca sui nuovi e pi&ugrave; avanzati sistemi poco ha prodotto.<br /><br />A parere di Romaniello &ldquo;le Istituzioni, gli organi competenti devono fare di pi&ugrave; ma sinceramente &egrave; l&rsquo;impresa che non pu&ograve; considerare la sicurezza un costo. Non esiste la fatalit&agrave; come a volte qualcuno afferma e ogni infortunio &egrave; sempre dovuto all&rsquo;assenza di tutte le necessarie misure di sicurezza. Alla famiglia Picerni ed in particolare alla moglie, ai figli e ai parenti, va la mia personale vicinanza augurandomi che a partire dallo sciopero indetto per venerd&igrave; dal sindacato confederale Cgil, Cisl e Uil, seguano da parte di istituzioni, enti di prevenzione e sistema delle imprese atti concreti per fermare le morti sul lavoro&rdquo;.&nbsp;

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