Il capogruppo di Sel e Psi sottolineano che la finanziaria approvata dal Consiglio regionale permetterà la prosecuzione delle borse lavoro per un centinaio di disabili
“Sotto l’albero di Natale un centinaio di lavoratori diversamente alibi impegnati nell’anno che sta per terminare in progetti presso i Comuni (ex Borse Lavoro oggi Work Experience) hanno trovato la continuità dell’esperienza di lavoro”. E’ quanto affermano Giannino Romaniello (Sel) e Rocco Vita (Psi) sottolineando che on l’approvazione della Finanziaria 2012 è stato accolto l’emendamento da loro presentato “che prevede il riconoscimento da parte della Regione per l’anno 2012 di un contributo economico agli enti pubblici promotori di progetti pari a 10 mila euro per ciascun lavoratore disabile assunto. L’obiettivo – sottolineano Romaniello e Vita – è quello di favorire l’inserimento lavorativo in forma stabile dei soggetti individuati dalla legge n. 68/99 e l’assolvimento degli obblighi di assunzione previsti dalla stessa legge da parte degli enti pubblici presenti nel territorio regionale. Complessivamente la somma a disposizione è di un milione di euro. Ai Comuni si chiede uno sforzo economico minimo per l’attivazione di progetti finalizzati all’assunzione a tempo determinato”.
“Non possiamo certamente sostenere – dicono i capigruppo di Sel e Psi – di aver portato a termine del tutto il problema dell’inclusione sociale delle persone diversamente abili. Per ora la Regione garantirà la prosecuzione delle borse lavoro a soggetti svantaggiati impegnati già da qualche anno in progetti di pubblica utilità sociale presso i Comuni. Ma è un intervento ancora troppo limitato soprattutto se si pensa che i cittadini lucani iscritti nelle liste speciali delle persone con disabilità dei Centri per l’Impiego, sono tra i 7-8.000 e che la domanda di lavoro anche da parte di queste categorie sociali più deboli, nonostante qualche risultato parzialmente positivo, è ampiamente insoddisfatta. E’ dunque necessario un maggiore impegno per eliminare del tutto le barriere che ancora impediscono di lavorare e contribuire allo sviluppo economico e sociale del Paese, quale autentica risorsa, nonostante le politiche dei governi nazionali verso i disabili nel corso del 2011 sono state a dir poco scandalose a causa dei tagli alla spesa sociale. Si sta tornando indietro anni luce rispetto alle faticose conquiste fatte in questi anni e che pure sono del tutto parziali ed insufficienti".