Dopo l’intervista del segretario della Cgil al Quotidiano del Sud, e l’ulteriore scambio polemico pubblicato oggi dal giornale, il consigliere regionale del Pd torna a criticare le affermazioni del sindacalista
“Ho letto ancora fino in fondo le aspre parole che il segretario della Cgil Angelo Summa ha voluto rivolgermi, e ho notato con rammarico quanto sia scaduto sul piano personale e in un attacco privo di senso”. Così il consigliere regionale del Pd Vincenzo Robortella replica nuovamente ad Angelo Summa. Dopo l’intervista al segretario della Cgil pubblicata il 6 agosto (dal titolo “Troppe stranezze nei concorsi”) il Quotidiano del Sud ha pubblicato oggi la risposta di Robortella (vedi anche la notizia dal titolo “Robortella: ‘Summa si vergogni’, pubblicata da questa agenzia il 6 agosto alle 19,16) e la controreplica di Summa, che ha parlato di “un sistema di potere in cui non si tollera la critica”, affermando inoltre che Robortella “si è probabilmente fermato ai titoli perché leggere l’intera intervista era forse troppo faticoso”.<br /><br />“Le sembrerà strano, segretario – è l’ulteriore commento di Robortella -, ma sono andato ben oltre il titolo. Al pari di quanto lei è andato al di là delle funzioni che dovrebbe rappresentare e che utilizza per attacchi scomposti tanto sul piano politico quanto su quello personale. E le ribadisco quanto la sua intervista sia stata fuori luogo, almeno quanto le sue parole nel replicare. ‘Sistema di potere’? Potrebbe dire anche ‘maggioranza in Consiglio’ se proprio vuole identificare un gruppo coeso. ‘Non accetta le critiche’? È lo stesso che potrei dire a lei, se non altro per tutta la rabbia e il tono sprezzante che vengono fuori dalle sue parole. Quando qualcuno si erge a censore deve pur sapere che qualcun altro poi può fare lo stesso. Certo, i lucani sapranno giudicare. Tutti però, nessuno escluso”.<br />