Riordino sistema sanitario: proposte di Leggieri e Perrino

I consiglieri regionale del M5s hanno presentato alcuni emendamenti “importanti paletti utili per evitare un dannoso smembramento del sistema sanitario lucano ai danni del cittadino”

&ldquo;Nel bailamme di una schizofrenica maggioranza pittelliana, dilaniata da fuochi incrociati e faide interne, il Consiglio regionale si appresta ad approvare, proprio a cavallo tra Natale e Capodanno, il fantomatico piano di &lsquo;riordino&rsquo; del sistema sanitario regionale. Negli ultimi mesi si &egrave; discusso molto di questa riorganizzazione e abbiamo anche assistito al tour regionale di Marcello Pittella che ha cercato di spegnere i vari incendi causati dalle razionalizzazioni previste dal piano, arrivando addirittura a promettere passi in avanti per risolvere la questione dell&rsquo; ospedale unico di Lagonegro, opera multimilionaria (sulla carta) attenzionata dalla guardia di finanza e sulla quale verte un contenzioso con la ditta appaltatrice&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; quanto sostengono i consiglieri regionali del M5s Gianni Leggieri e Gianni Perrino che aggiungono &ldquo;avevamo gi&agrave; ribadito le nostre perplessit&agrave; sulle intenzioni della giunta regionale, evidenziando la pericolosit&agrave; di un eccessivo accentramento, la superficialit&agrave; nella determinazione dei bacini di utenza e l&rsquo;eccessivo potere che si concentrava nelle mani dei direttori generali. Le nostre considerazioni tenevano anche conto delle gravi rilevazioni&nbsp; che l&rsquo; Anac aveva fatto sul sistema degli appalti del servizio sanitario regionale lucano che, a dire di Raffaele Cantone, &egrave; un vero e proprio pozzo senza fondo nel quale si perdono almeno 60 milioni di euro&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nonostante il quadro poco edificante e l&rsquo;impostazione all&rsquo;insegna delle sforbiciate &ndash; continuano – anche noi abbiamo voluto dare il nostro contributo al piano proponendo alcuni emendamenti per rafforzare quello che dovrebbe essere il punto fermo di una riforma cos&igrave; importante: il diritto alla salute sancito dall&rsquo;articolo 32 della Costituzione. Per assicurare la tutela delle aree marginali&nbsp; delle cosiddette &lsquo;zone particolarmente disagiate&rsquo; abbiamo posto l&rsquo;accento sull&rsquo;esigenza di assicurare la presenza su questi territori di presidi ospedalieri di base. La particolare conformazione del territorio della nostra regione e i noti limiti dei collegamenti&nbsp; comporta l&rsquo;abbondante superamento, per molte zone interne, della distanza media tanto dalla sede dell&rsquo;ospedale hub (Dea di II livello, Aor) che dal nosocomio di Matera (&lsquo;spoke&rsquo;, Dea di I livello)&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Un altro aspetto sul quale ci siamo soffermati &ndash; dicono Leggieri e Perrino – riguarda la possibilit&agrave; da parte della Regione di stipulare accordi di programmazione integrata&nbsp; con le regioni confinanti in maniera tale garantire ai cittadini un&rsquo;assistenza sanitaria basata su crescenti standard di qualit&agrave; e sicurezza&nbsp; e favorire il pieno utilizzo della rete complessiva dei servizi posti sui rispettivi territori regionali, nonch&eacute; l&rsquo;impiego efficiente delle strutture ospedaliere che esercitano funzioni a valenza interregionale e nazionale. Per garantire, poi, trasparenza e partecipazione delle popolazioni, chiediamo l&rsquo;istituzione di un apposito tavolo della trasparenza con parere consultivo e preventivo rispetto a tutti gli atti regolamentari e amministrativi aventi ad oggetto l&rsquo;organizzazione ed il funzionamento dei servizi e delle attivit&agrave; presso i singoli presidi ospedalieri&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Infine &ndash; concludono – con lo scopo di valutare le performance e i risultati aziendali, proponiamo un monitoraggio di tutto l&rsquo;apparato collegato al sistema sanitario regionale. Ci auguriamo che queste modifiche vengano accolte nella proposta di riordino: a nostro avviso sono importanti paletti utili per evitare un dannoso smembramento del sistema sanitario lucano ai danni del cittadino, indebolimento che fa gola ai tanti privati che non vedono l&rsquo;ora di accaparrarsi servizi e risorse finanziate con i soldi pubblici&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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