Riordino sanità, Leggieri: accordo al ribasso

Il capogruppo M5s: "La nostra battaglia si sposterà in sede di discussione consiliare dove presenteremo tutte le nostre proposte di modifica di un piano profondamente sbagliato per la logica sottesa e per le soluzioni proposte"

&ldquo;Come da copione accordo trovato nella maggioranza regionale sul Piano di riordino sanitario. Peccato che ancora una volta si tratta di un accordo al ribasso che pi&ugrave; di soddisfare le legittime esigenze dei territori e dei cittadini, soddisfa la voglia di protagonismo di qualche consigliere di maggioranza e la solita smania di poltrone&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il capogruppo del Movimento cinque stelle in Consiglio regionale, Gianni Leggieri.<br /><br />&ldquo;Le interlocuzioni di questi mesi della quarta Commissione consiliare con Comitati, rappresentanti dei cittadini e associazioni &ndash; aggiunge Leggieri – non sono servite a nulla, se non a dare la parvenza di dialogo e di apertura da parte di una maggioranza che gi&agrave; aveva deciso come procedere e in quale direzione andare. Cos&igrave;, senza sorprese di sorta ecco sfornato il dolce natalizio che purtroppo tutto &egrave; tranne che dolce per quelle comunit&agrave; che si vedranno mortificare ancora una volta. Il gioco era chiaro sin dall&rsquo;inizio e anche per questa ragione abbiamo deciso di evitare inutili discussioni in Commissione e abbiamo ridotto la presentazione di emendamenti. Abbiamo semplicemente provato a testare la maggioranza e la reale disponibilit&agrave; ad un dialogo, prendendo atto del fatto che nessuna possibilit&agrave; di mediazione e di confronto era possibile. Rispetto a tale chiusura e alla mancanza politica di tornare indietro rispetto a scelte scellerate &egrave; chiaro che la nostra battaglia si sposter&agrave; in sede di discussione consiliare dove presenteremo tutte le nostre proposte di modifica di un piano profondamente sbagliato per la logica sottesa e per le soluzioni proposte&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Lo diciamo subito, al centro della riforma &ndash; conclude il capogruppo del M5s – va messa la sanit&agrave; pubblica e il rilancio del sistema sanitario regionale che purtroppo mostra gravi mancanze. I territori e le esigenze dei cittadini devono essere il cardine di ogni discussione e non mere logiche contabili che portano alla distruzione del sistema di welfare. Qualunque decisione dovr&agrave; essere discussa con i territori e non imposta da questo o quel burocrate, attraverso percorsi trasparenti e realmente condivisi. Inoltre l&rsquo;ultima parola dovr&agrave; spettare sempre alla politica e non ai tecnici, &egrave; la politica che deve assumersi la responsabilit&agrave; delle decisioni che si andranno a prendere e non certo questo onere va scaricato su tecnici e dirigenti. Con questo spirito e con queste idee ci prepariamo ad affrontare la discussione in Consiglio regionale, ma soprattutto ci prepariamo ad un anno di lotta sul territorio per salvaguardare il nostro patrimonio sanitario e potenziarlo&rdquo;.&nbsp;

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