“La discussione sulla riforma degli enti, specie quelli che si occupano di agricoltura,non puo’eludere il tema dei consorzi industriali che al momento non sono in grado di gestire il processo di ristrutturazione delle attivita’ manifatturiere e producono spese da eliminare oltre a debiti.” E’ quanto si legge in una nota della segreteria regionale di Rifondazione comunista che sottolinea: “Andiamo verso 2000 lavoratori in mobilita’, aumenta la cassa integrazione e nel contempo oltre 100 capannoni sono inutilizzati. Giacciono nei cassetti,in particolare presso l’Asi di Potenza , molte decine di richieste di suolo o di manufatti da parte di imprenditori che voglio aprire attivita’ e creare occupazione. Si tratta di una vicenda che va affrontata a livello regionale nell’ambito delle proposte in via di definizione. Proposte che oltre a salvaguardare e redistribuire le professionalita’ portino anche alla realizzazione di un consorzio regionale unico che attui le politiche industriali e occupazionali necessarie e una gestione condominiale degli agglomerati affidata alle imprese che operano nelle stesse aree.”
BAS 09