"La tolleranza zero verso chi non ha sensibilità nei confronti della raccolta differenziata, non si fa tappezzando il paese di videocamere, ma condividendo un progetto e un percorso con i cittadini, ai quali non solo va spiegato bene cosa accade e quali principi e metodi vanno applicati e seguiti per la raccolta, la gestione e lo smaltimento dei rifiuti, ma occorre anche che gli stessi cittadini notino adeguata correttezza nelle decisioni amministrative sulla raccolta differenziata e rilevino vantaggi pratici ed economici".
Lo afferma l'Organizzazione lucana ambientalista (Ola), che in una nota stigmatizza "l’approccio culturale errato che le amministrazioni municipali, come quella di Pisticci, o le società come l’Acta SpA di Potenza, hanno verso la gestione dei rifiuti", con "l'atteggiamento di voler attribuire responsabilità ai cittadini per assolvere se stesse".
"Non sarà un caso che – continua la nota – proprio le due amministrazioni di Potenza e Pisticci abbiano deciso per una finta raccolta differenziata che è in realtà una raccolta multimateriale, con la quale si recuperano carta, cartone, plastica e vetro/lattine, mentre la frazione non riciclabile viene conferita dai cittadini insieme all'umido ed entrambi vanno ad alimentare prima le discariche, a costi di stoccaggio di circa 100 euro la tonnellata (a carico dei cittadini) e poi diventano frazione secca, da far incenerire nell'inceneritore di Fenice, a San Nicola di Melfi, per ottenere energia".
bas 07