Rifiuti. Lacorazza: Ambiente lavoro e partecipazione. Nuova sfida

“La raccolta differenziata deve essere messa al centro del ciclo integrato dei rifiuti, perché e' il miglior contributo che si può offrire per consegnare alle nuove generazioni un mondo meno contaminato, più pulito, con acqua, aria e terra di qualità. E’ qui che c'è la responsabilità delle istituzioni, chiamate a costruire impianti a sostegno di un virtuoso ciclo integrato dei rifiuti, a sostenere modelli gestionali efficienti ed efficaci, a rafforzare ed integrare i sistemi di monitoraggio e di controllo. Il cittadino, dal suo canto, e' chiamato a partecipare da protagonista a questa sfida. E’ lodevole, in tale ottica, l'iniziativa messa in campo dal commissario della Comunità montana Anatrone e dagli amministratori dell'Alto Bradano, che hanno mostrato una grande maturità nell’accettare e affrontare quella che è una sfida di futuro ”.
Lo ha dichiarato il Presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, che questa mattina ha partecipato, assieme all'assessore all'Ambiente Massimo Macchia, alla conferenza stampa in Regione per la presentazione del sistema di raccolta differenziata “porta a porta”, attuato dal 1 ottobre da 10 comuni dell'Alto Bradano.
“C’è – ha continuato – un nesso sempre crescente tra “questione democratica”, “questione ambientale” e “questione sociale”; nesso che si e' fatto più evidente con la vicenda Fenice e che corre il rischio di essere ancora più stretto e complesso per la vicenda petrolifera che interessa la Val d' Agri. Questo nodo deve essere affrontato, al di là che su un livello “burocratico”, in un confronto politico ed istituzionale ancora più ampio e con una forte partecipazione sulle questioni che hanno riguardato la nostra regione e che ci vedranno coinvolti per altri anni ancora.
“Le risorse naturali di cui dispone la Basilicata devono essere – ha concluso -al centro di ogni pensiero e di ogni azione di scelta e di programmazione: il valore della sostenibilità si può misurare sia in termini ambientali sia in termini sociali. Penso che la sostenibilità, e la misura che tocca alla politica determinare, siano la chiave per interpretare il nesso tra democrazia, ambiente e “questione sociale”. In tale ottica occorre rafforzare l’intero sistema, facendo leva anche su competenze e professionalità di istituti sovraregionali tra cui, Ispra e Istituto Superio della Sanità o, ad esempio, su fondazioni, come quella, Mario Negri, in stretta collaborazione con il sistema sanitario lucano e con gli enti preposti al controllo e al monitoraggio ambientale. Questo impianto può essere utile anche a rafforzare, con soggetti e professionalità del territorio, l’operatività dell'osservatorio ambientale sito in Val d'Agri”. (r.s.) bas 03

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