Il provvedimento, proposto da Coviello, Quarto, Leggieri e Cifarelli in attuazione delle recenti norme statali, prevede il ricalcolo degli assegni su base contributiva
Il Consiglio regionale ha approvato oggi all’unanimità una proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Coviello (Lega), Quarto (Basilicata positiva), Leggieri (M5s) e Cifarelli (Pd) riguardante la “Rideterminazione degli assegni vitalizi in attuazione all’articolo 1, commi 965 e 966, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 – bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019/2021”.<br /><br />Il provvedimento prevede la rideterminazione degli importi degli assegni vitalizi agli ex consiglieri regionali e degli assegni di reversibilità con il sistema contributivo a partire dal 1 gennaio 2020 e la rivalutazione automatica annuale in base all’indice Istat di variazione dei prezzi al consumo. I criteri ed i parametri per la rideterminazione dei vitalizi sono stati definiti dalla Conferenza Stato – Regioni in base a quanto previsto dall’articolo 1, commi 965 e 966, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019/2021).<br /><br />Per i 77 vitalizi e i 24 assegni di reversibilità attualmente erogati, con il ricalcolo determinato dall’applicazione della proposta di legge, si prevede un risparmio di circa 13 mila euro al mese (da 283 mila a circa 270 mila euro mensili).<br /><br />In Basilicata con la legge regionale n. 24/2011 l’assegno vitalizio è stato abolito a partire dalla decima legislatura (2014). Di conseguenza le disposizioni riguardano i consiglieri che hanno maturato questo beneficio nelle precedenti legislature. Con la legge regionale n. 10/2017 inoltre, il Consiglio regionale aveva già previsto una riduzione temporanea degli assegni vitalizi e delle reversibilità a decorrere dal 1° luglio 2017 e fino al 29 febbraio 2020.<br /><br />Prima del voto il provvedimento è stato illustrato in Aula dal presidente della prima Commissione Cariello (Lega).<br />