“La straordinaria partecipazione di studenti registrata in questi giorni in tutta Italia dalle manifestazioni contro la violenza è un filo invisibile ma robusto che, dopo 20 anni dalla strage, continua a legare il sacrificio di Falcone, della moglie e della scorta al bisogno sempre più forte di ricercare la verità per combattere tutte le mafie”.
Lo ha dichiarato il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, in occasione della commemorazione delle vittime di Capaci, sottolineando l’importanza di far camminare le idee del magistrato su nuove gambe, come suggerisce il titolo della grande mostra fotografica realizzata dall’Ansa a Palazzo Branciforte.
“La rabbia e la memoria – ha continuato – sono un binomio su cui fondare la lotta alla violenza, una lotta che ha bisogno di alimentarsi di continuo e che deve trovare nella scuola il luogo privilegiato per crescere e consolidarsi. Se puntare sulla scuola significa puntare sul futuro, è da lì che bisogna partire per trovare, nelle nuove generazioni, gambe in grado di portare lontano gli ideali di giustizia e legalità. Da qui la decisione di inserire nel programma di investimenti triennale “Abitare il futuro”, promosso dalla Provincia di Potenza per restituire centralità alla scuola, il progetto “Legalità come narrazione collettiva”, un intervento formativo di tipo laboratoriale con metodologie di action learning (ricerca azione), il cui scopo è quello di rendere visibile, partendo dall’esperienza e dalla riflessione degli studenti, il confine tra legalità ed illegalità, offrendo modelli di comportamento fondati sui principi della convivenza civile e sul rispetto delle regole”.
“L’impegno a cui ciascuno di noi è chiamato, cioè quello di contribuire al faticoso processo di affermazione della giustizia – ha concluso Lacorazza – deve essere un obiettivo collettivo, che deve trarre forza dal ricordo e dalla commemorazione dei grandi sacrifici, come quello di Falcone e Borsellino, ma soprattutto dalla voglia di futuro delle nuove generazioni”. (r.s.)
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