Ricerca idrocarburi nel mar Jonio, sì a mozione Romaniello

“Evitare l’avvio del programma di ricerca e coltivazione di idrocarburi e mettere in atto tutte le iniziative per impedire che i programmi approvati determinino un ulteriore peggioramento delle condizioni ambientali del territorio lucano”

Il Consiglio regionale ha approvato oggi all&rsquo;unanimit&agrave; una mozione proposta dal consigliere Giannino Romaniello (Gm) in materia di ricerca e coltivazione di idrocarburi.<br /><br />Con il documento si impegna il presidente e la Giunta regionale: &ldquo;ad attivare ogni utile iniziativa, unitamente ai Presidenti della Puglia e della Calabria, al fine di evitare l&rsquo;avvio del programma di ricerca e coltivazione di idrocarburi nel mar Jonio che, qualora dovesse realizzarsi, determinerebbe effetti negativi sull&rsquo;ecosistema marino e sulle attivit&agrave; balneari della costa ionica, con ricadute negative sull&rsquo;economia e l&rsquo;occupazione del comparto turistico; a sostenere, unitamente alle altre Regioni promotrici della manifestazione di Policoro, presso la Conferenza-Stato Regioni, il ruolo e la centralit&agrave; delle Regioni sul governo del territorio e le altre iniziative approvate con la mozione del 2 agosto 2016; a mettere in atto tutte le iniziative, anche di concerto con le comunit&agrave; locali, il mondo economico e sociale, per impedire che i programmi approvati determinino un ulteriore peggioramento delle condizioni ambientali del territorio lucano, che sopporta gi&agrave; un carico ambientale considerevole&rdquo;.<br /><br />Nel ricordare che &ldquo;il Consiglio regionale, il 4 dicembre 2014, approvava una risoluzione con la quale impegnava il presidente della Giunta ad aprire un confronto con il Governo nazionale&rdquo; si evidenzia che &ldquo;con il decreto del 25 marzo 2015 del ministero dello Sviluppo economico il Governo ha regolamentato la materia delle concessioni con il titolo &lsquo;concessorio unico&rsquo;, che unifica in un&rsquo;unica autorizzazione ricerca e coltivazione e prevede solo per la terra ferma l&rsquo;intesa con la Regione interessata, escludendola quindi per il permesso di ricerca in mare&rdquo;.<br /><br />Nella mozione si sottolinea, altres&igrave;, che in occasione della manifestazione di Policoro, i presidenti delle Regioni Basilicata, Puglia e Calabria avevano affermato la propria determinazione a mettere in campo tutto ci&ograve; che serviva per impedire le trivellazioni in mare ma che &ldquo;quanto chiesto dai tre presidenti non ha avuto alcun riscontro da parte del Governo, tanto da determinare nelle scorse settimane l&rsquo;autorizzazione del Ministero dello Sviluppo economico dei programmi di ricerca in mare, lungo la costa ionica, per circa 1.500 kmq alla societ&agrave; Global Med, e per 4.000 kmq alla societ&agrave; Schlumberger&rdquo;.&nbsp;

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