“Il 12 ottobre il mondo della scuola torna in piazza per dire no alle politiche di questo Governo e del ministro Profumo. La scuola ha già dato, ma agli 8 miliardi di euro di tagli del duo Tremonti Gelmini – dichiara in una nota Rete studenti medi – si aggiungono altri 200 milioni della spending review. Nella scuola non c'è più nulla da tagliare. Tra accorpamenti, presidi mancanti, cattedre scoperte e classi pollaio le scuole hanno fatto una fatica inimmaginabile per riaprire a settembre. Le famiglie hanno speso in media circa 1200 euro per uno studente al primo anno di un liceo qualunque, senza contare lo scandalo del contributo volontario che continua ad essere richiesto e spacciato per obbligatorio. Più della meta' degli edifici scolastici non è a norma e Profumo ci parla di tablet e pc in ogni classe, come se a non far crollare un muro ci pensasse un'applicazione del tablet o un programma del pc. Il 12 ottobre scenderemo in piazza per dire che per uscire dalla crisi questo Paese deve porre al centro dell'azione politica la scuola, l'università, la ricerca, la conoscenza, i diritti e un'idea di Europa dei cittadini e della partecipazione. Il 12 ottobre saremo in piazza perche è nostro diritto avere una scuola pubblica, laica, gratuita, di qualità e per tutti, anche perché, per dirla come piace ai nostri governanti, "ce lo chiede l'Europa!".
BAS 09