Rendina Ambiente srl, Leggieri scrive a Berlinguer e Valvano

Il consigliere regionale del M5s: “Ho scritto all’assessore Berlinguer e al Sindaco di Melfi per denunciare l’ennesima malefatta della Rendina Ambiente srl”

&ldquo;La situazione presso lo stabilimento &lsquo;Fenice&rsquo; di San Nicola di Melfi &egrave; diventata insopportabile per i lavoratori che si trovano sotto ricatto di licenziamento nel caso in cui non dovessero accettare la sottoscrizione di un nuovo contratto&rdquo;. E&rsquo; quanto affermato dal consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Gianni Leggieri,&nbsp;che aggiunge: &ldquo;dopo i 5 operai gi&agrave; mandati a casa nei mesi scorsi, a rischiare il posto di lavoro questa volta sono altri 16 lavoratori a cui l&rsquo;azienda ha proposto la sottoscrizione di un contratto di solidariet&agrave; inaccettabile&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In pratica, la Rendine Ambiente srl, incurante delle prescrizioni imposte dall&rsquo;Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dalla Regione Basilicata, chiede ai lavoratori di sottoscrivere un contratto imponendo loro di lavorare su 21 turni con squadre di lavoro di 5 unit&agrave; (1 capoturno e 4 conduttori), quando sono attivi entrambi i forni, e con squadre di 4 unit&agrave;, quando a funzionare &egrave; un solo forno. Si tratta &ndash; sostiene Leggieri – di una previsione che non tiene in alcun conto quanto previsto dall&rsquo;Autorizzazione integrata nella quale si pu&ograve; leggere quanto segue: &lsquo;Per l&rsquo;esercizio in sicurezza del processo industriale autorizzato con il presente provvedimento, il Gestore deve garantire la presenza in organico e l&rsquo;utilizzo di almeno 7 figure tecnico &ndash; operative per ogni turno di lavoro, di cui: 1 Capoturno, 3 risorse tecnico &ndash;operative per ogni linea&rsquo;. All&rsquo;arroganza e alla non curanza da parte dei vertici aziendali della Rendine Ambiente srl &ndash; sottolinea Leggieri – siamo stati abituati e abbiamo avuto modo di constatare il completo disinteresse di questi rispetto alle ragioni dei lavoratori e alla sicurezza di questi, ma che si potesse arrivare ad ignorare in maniera cos&igrave; palese una prescrizione imposta dalla Regione Basilicata non potevamo certo immaginarlo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Per questa ragione – spiega Leggieri &ndash; ho scritto all&rsquo;assessore Berlinguer, al sindaco di Melfi, Livio Valvano, e all&rsquo;Ispettorato del Lavoro di Potenza per renderli edotti di quanto si sta consumando in queste ore nello stabilimento di San Nicola di Melfi e per chiedere interventi decisi e doverosi per quanto di loro competenza. E&rsquo; chiaro che in mancanza di un intervento da parte dei soggetti chiamati in causa la vicenda si sposter&agrave; in altre sedi e, a quella che rappresenta una vera e propria diffida, seguiranno le dovute azioni, anche giudiziarie, per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E&rsquo; finito il tempo dell&rsquo;impunit&agrave; ma, soprattutto &ndash; rileva Leggieri – &egrave; arrivato il momento che la politica assuma il controllo del territorio e faccia sentire la propria voce rispetto ad aziende che pensano di poter impunemente violare ogni norma e ogni prescrizione nel disinteresse generale.&nbsp;Alle istituzioni &ndash; conclude – si chiede di mettere un freno a questo modo di ragionare e di procedere, a questa arroganza del potere&rdquo;.<br />

    Condividi l'articolo su:

    Web TV

    Ultimi pubblicati

    Correlati