Rendina Ambiente, interrogazione di Leggieri

Il consigliere M5s chiede di conoscere “lo stato della bonifica delle aree soggette a fenomeni di inquinamento” e le eventuali azioni messe in atto dall’Asl per informare la popolazione sui rischi per la salute

<p color:="" new="" style="margin: 0px; font-stretch: normal; font-size: 11px; line-height: normal; font-family: " times=""> <span style="font-size: 11pt; -webkit-font-kerning: none;">&ldquo;I risultati degli ultimi monitoraggi ambientali effettuati dall&rsquo;Arpab sulle acque sotterranee del termodistruttore Rendina Ambiente, sito nell&rsquo;area industriale di San Nicola di Melfi, relativi al mese di marzo 2019, hanno evidenziato un superamento delle concentrazioni di soglia di contaminazione. Tali sforamenti riguardano </span><span style="font-size: 11pt; -webkit-font-kerning: none;">il parametro&nbsp;Ferro&nbsp;nei piezometri&nbsp;pozzo 2, pozzo 4, pozzo6; il parametro&nbsp;Nichel&nbsp;nei piezometri&nbsp;pozzo 6, pozzo10; il parametro&nbsp;Manganese&nbsp;nei piezometri&nbsp;pozzo 1, pozzo 2, pozzo 4, pozzo 6, pozzo 9, pozzo10, il parametro&nbsp;Fluoruri&nbsp;nei piezometri pozzo 1, pozzo 2, pozzo 3, pozzo 4; il parametro&nbsp;Triclorometano&nbsp;nel piezometro&nbsp;pozzo 1, il parametro&nbsp;Tetracloroetilene&nbsp;nel piezometro&nbsp;pozzo 4. L</span><span style="font-size: 11pt; -webkit-font-kerning: none;">&rsquo;Arpa Basilicata ha comunicato che i pozzi 6, 7 e 8 non sono stati campionati per battente insufficiente e che i parametri clorofenoli non sono stati ripostati perch&eacute; non ancora determinati dal centro laboratoriale dell&rsquo;Arpa Campania&rdquo;</span><span style="font-size: 11pt; -webkit-font-kerning: none;">.&nbsp;</span></p><p color:="" min-height:="" new="" style="margin: 0px; font-stretch: normal; font-size: 11px; line-height: normal; font-family: " times=""> &nbsp;</p><p color:="" new="" style="margin: 0px; font-stretch: normal; font-size: 11px; line-height: normal; font-family: " times=""> <span style="font-size: 11pt; -webkit-font-kerning: none;">&Egrave; quanto evidenzia il consigliere regionale del Movimento cinque stelle Gianni Leggieri precisando</span><span style="font-size: 11pt; -webkit-font-kerning: none;">&nbsp;che &ldquo;tr</span><span style="font-size: 11pt; -webkit-font-kerning: none;">a gli sforamenti rilevati balzano all&rsquo;attenzione quelli relativi a: i) tetracloroetilene (riscontrato anche in misura oltre tre volte superiore la sogli a limite); ii) ferro (fuori norma in tre pozzi su stette con valore massimo di 373 ug/l a fronte del&nbsp; limite di 200 ug/l); iii) nichel (in misura venti volte superiore alla concentrazione soglia di contaminazione; in uno dei sette pozzi si riscontra un valore di 405 ug/l); iv) floruri (risultano sopra soglia in 4 pozzi su 7 (a fronte del massimo consentito di 1500 ug/l si riscontrano valori pari a 2317 ug/l, 1969 ug/l, 2263 ug/l e 1648 ug/l); v) manganese /su sei pozzi su sette il valore rilevato &egrave; 19 volte superiore a quello previsto dalla legge&rdquo;.</span></p><p color:="" min-height:="" new="" style="margin: 0px; font-stretch: normal; font-size: 11px; line-height: normal; font-family: " times=""> &nbsp;</p><p color:="" new="" style="margin: 0px; font-stretch: normal; font-size: 11px; line-height: normal; font-family: " times=""> <span style="font-size: 11pt; -webkit-font-kerning: none;">&ldquo;Voglio ricordare – aggiunge Leggieri – che gi&agrave; nell&rsquo;ormai lontano maggio 2015 fu approvata una mia mozione presentata dal con la quale si impegnava la vecchia Giunta regionale a intraprendere una serie di azioni concrete per la tutela dell&rsquo;ambiente e della salute pubblica. La mozione approvata in particolare chiedeva: l&rsquo;istituzione di un tavolo della trasparenza che coinvolgesse oltre a tutte le istituzioni interessate anche le associazioni ambientaliste presenti sul territorio; l&rsquo; avvio di uno screening sanitario sulla popolazione dei comuni del Vulture e la predisposizione di un apposito piano di bio-monitoraggio che coinvolgesse i residenti nell&rsquo;area inquinata. Quella mozione rimase purtroppo lettera morta. Voglio sperare che la nuova amministrazione regionale dia un forte segnale di discontinuit&agrave; nella gestione del caso Ex-Fenice.&nbsp; &nbsp;</span></p><p color:="" min-height:="" style="margin: 0px; font-stretch: normal; font-size: 11px; line-height: normal; font-family: " trebuchet=""> &nbsp;</p><p color:="" new="" style="margin: 0px; font-stretch: normal; font-size: 11px; line-height: normal; font-family: " times=""> <span style="font-size: 11pt; -webkit-font-kerning: none;">Per tali ragioni Leggieri ha deciso &ldquo;di interrogare il presidente della Giunta regionale Vito Bardi e l&rsquo;assessore all&rsquo;Ambiente Gianni Rosa per conoscere lo stato della bonifica delle aree soggette a fenomeni di inquinamento, l&rsquo;eventuale avvio di una indagine epidemiologica da condurre nella zona interessata ai fenomeni sopra descritti, eventuali azioni dell&rsquo;Azienda sanitaria competente rivolte alla popolazione per informarla sui rischi ai quali &egrave; esposta e sulle ricadute riguardanti il ciclo alimentare&rdquo;.</span></p>

    Condividi l'articolo su: