Rendiconto Alsia, Romaniello: è tempo di decidere

Il capogruppo Sel invita il centrosinistra ad assumere scelte non più procrastinabili a partire dall’Alsia e dalla governance in agricoltura

“Per la seconda volta, e non certo casualmente, in Consiglio regionale è venuto meno il numero legale quando all’odg si doveva procedere all’approvazione del rendiconto finanziario 2010 dell’Alsia. Quali siamo le motivazioni per cui il Pd ed una parte della minoranza non hanno partecipato al voto al momento è un mistero. Certo è che se vi sono ragioni politiche e/o atti compiuti dal commissario che non si condividono, bisogna evidenziarli e portarli in discussione innanzitutto nel centrosinistra”. E’ quanto evidenzia il capogruppo Sel in Consiglio regionale, Giannino Romaniello sostenendo che “sicuramente non si può continuare a far pagare ai lavoratori ritardi non più accettabili ed in capo alla politica”.

“Come Sel – prosegue Romaniello – riteniamo si debbano mantenere distinte le questioni politiche da quelle di carattere più prettamente istituzionali. Il ddl della Giunta approvato dalla Commissione competente, dopo l’audizione del commissario, aveva fatto registrare il parere favorevole di Pd, Sel, Idv e Api con l’assenza dei socialisti. Sel considera non più procrastinabile l’adozione del provvedimento di riorganizzazione dell’Alsia e quindi della governance in agricoltura superando la gestione commissariale che proprio perché tale non può operare scelte di riorganizzazione fuori da indirizzi ed eventualmente anche in alcuni casi contro il parere delle stesse organizzazioni sindacali”.

“Il mantenimento di questa condizione di incertezza sul futuro – conclude il capogruppo Sel – umilia competenze e professionalità esistenti in Alsia e rende ancora più incerta la già grave condizione dei lavoratori precari.  E’ tempo di decidere. Il centrosinistra lo faccia a partire dall’Alsia e dalla governance in agricoltura (consorzi di Bonifica e tutti gli enti e strutture che operano nel comparto)”.

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