Rendiconto 2019 Alsia, via libera da seconda Commissione

Il documento contabile è stato approvato a maggioranza. L’avanzo di amministrazione è pari a 7 milioni di euro

Il disegno di legge inerente il rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2019 dell’Agenzia lucana di sviluppo e innovazione in agricoltura (Alsia), ha ottenuto, oggi, il via libera dalla seconda Commissione consiliare riunita in seduta straordinaria. A presiedere l’organismo, il consigliere Luca Braia (Iv).

Il documento contabile, licenziato a maggioranza (hanno votato favorevolmente i consiglieri Bellettieri, Cariello, Quarto, Baldassare e Sileo, si sono astenuti Braia, Pittella, Carlucci e Trerotola), è stato illustrato dal direttore dell’Agenzia, Aniello Crescenzi coadiuvato dalla funzionaria Lorusso.

“E’ un momento importante per la vita dell’Alsia. Mi sono insediato esattamente un anno fa, la proposta di bilancio è stata presentata in prima istanza alla fine di luglio e abbiamo fatto uno sforzo enorme per essere puntuali nella redazione del documento contabile, considerata anche l’attuale emergenza sanitaria che ha rallentato un po’ tutta l’attività amministrativa. Dopo la richiesta di chiarimenti da parte della Giunta regionale gli uffici si sono attivati per fornire tutte le delucidazioni”. Ha esordito così il direttore dell’Alsia Aniello Crescenzi che ha, poi, passato la parola alla funzionaria Lorusso per entrare nel merito degli elementi tecnici del consuntivo 2019.

“Il direttore precedente, Domenico Romaniello – ha precisato Lorusso prendendo la parola – a giugno 2019 cessava il suo incarico per cui molte attività si sono fermate in mancanza dell’organo politico. L’avanzo di amministrazione è pari a 7 mln di euro formato da vecchie attività di bilancio, al momento attuale abbiamo ancora una somma da utilizzare, 1,2 mln di euro, riguardante il progetto biotecnologie a Pantanello. I lavori stanno andando avanti e vengono rendicontati periodicamente. I chiarimenti richiesti con delibera di Giunta del settembre 2020 riguardavano il disallineamento dei residui passivi dal titolo I al titolo II. Nella stesura del bilancio 2019 si è reso necessario fare questo spostamento, per la tipologia del capitolo, da un titolo all’altro. Il secondo chiarimento – ha proseguito Lorusso – riguardava il capitolo inerente gli impegni pluriennali 2020 – 2021. Ricordo che il trasferimento regionale per le spese dell’Agenzia è pari a 1,650 mln di euro mentre quello relativo alle spese di personale e funzionamento del Centro ricerche Metapontum Agrobios è di 1,5 mln di euro. Chiediamo alla Regione un impegno triennale invece il trasferimento ci viene fatto annualmente. Abbiamo dimostrato che, per motivazioni puramente tecniche, l’eccedenza che mancava riguardava i contributi futuri da parte della Regione. Gli altri chiarimenti riguardavano il bilancio economico. In questo caso è subentrato un problema tecnico inerente una voce sulle imposte e tasse, poiché il Mef ha richiesto una nuova impostazione, ci è sfuggito di controllare questo piccolo disallineamento e per tal motivo abbiamo provveduto a rifare la nota economica.”.

Il presidente Braia, ha poi, chiesto delucidazioni sull’andamento della riforma fondiaria. Il direttore Crescenzi ha spiegato che: “Nel 2019 è entrato in vigore il nuovo regolamento di gestione e dismissione dei beni, un documento strategico ai fini dell’accelerazione della riforma fondiaria. Sono stati censiti circa 14 mila partite di beni agrari per poco più di 6 mila ettari prevalentemente di foreste. Circa 4 mila ettari sono ancora da dismettere di cui 170 ettari a destinazione diversa. Dopo 70 anni c’è ancora un patrimonio immenso da dismettere. Per questi 4 mila ettari si riscontrano difficoltà in quanto si tratta di piccole particelle che nel tempo hanno avuto un percorso abbastanza complicato. Il censimento, concluso con oltre 14 mila partite, è stato pubblicato sul sito dell’Alsia. Mi sono assunto la responsabilità diretta di questo processo – ha concluso Crescenzi – e auspico che si possa chiudere la riforma nei prossimi 4/5anni”.

E’ intervenuta, poi, la consigliera Sileo chiedendo se si fosse attivata la procedura per la ricostruzione storica delle particelle. Crescenzi ha spiegato che l’Alsia è dotata di un ottimo archivio che consente questa attività.

Erano presenti ai lavori della Commissione oltre al presidente Braia (Iv), i consiglieri Sileo e Cariello (Lega) (Bp), Bellettieri (Fi), Quarto (Bp), Baldassarre (Idea), Trerotola (Pl), Carlucci (M5s), Pittella (Pd).

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