Rendiconto 2016, M5s: Corte dei Conti, parifica con riserve

I consiglieri regionali Perrino e Leggieri sottolineano: “Ancora tante le criticità evidenziate dalla Corte dei Conti”

&ldquo;Non c&rsquo;&egrave; da cullarsi sugli allori a seguito della parifica con eccezioni del rendiconto generale della Regione Basilicata per l&rsquo;esercizio finanziario 2016. Nonostante il lavoro per limitare i disastri di bilancio accumulatisi negli ultimi anni, rimangono in piedi numerose criticit&agrave;&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; la constatazione dei consiglieri regionali del Movimento cinque stelle, Giovanni Perrino e Gianni Leggieri.<br /><br />&ldquo;Pesanti le censure della Corte dei Conti &ndash; sottolineano Perrino e Leggieri – sulla gestione del bilancio che, stando alle parole dei giudici, ha visto azzerare il disavanzo di 54 milioni con &lsquo;fantasiosi rimaneggiamenti&rsquo;. Molte le ombre sulla gestione del Psr 2016/2018 definito poco chiaro per quanto riguarda la parte della programmazione e sul quale &egrave; stata evidenziata la non veridicit&agrave; degli assi portanti. Le spese per il personale continuano ad essere molto alte e, nonostante i limitati spazi di manovra dovuti a norme e risorse esigue, le assunzioni sono andate ben oltre i paletti imposti dalle norme. Anche in questo caso si &egrave; dato spazio alla fantasia: nel calcolo degli spazi assunzionali sono stati inglobati anche gli enti strumentali, cosa che ha reso possibile, in maniera artificiosa, la possibilit&agrave; di assumere. Sforano anche i costi dei dirigenti sanitari. La Regione &ndash; dicono i consiglieri M5s – sembra aver chiuso un occhio sui vincoli di retribuzione imposti ai dirigenti e non ha risposto alle sollecitazioni dei magistrati, interpretando le norme in maniera non corretta. Da segnalare anche le ingenti risorse drenate dalle Fondazioni, con la Lucana Film Commission a farla da padrone con quasi 2,5 milioni di euro assegnati nella finestra 2014-2016. Ma quello che preoccupa di pi&ugrave; &egrave; l&rsquo;ammontare dei residui attivi (crediti non riscossi) accumulatisi negli anni precedenti al 2010 la cui mole supera i 200 milioni di euro e il cui tasso di riscossione risulterebbe essere modesto&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Molte delle criticit&agrave; evidenziate ieri dalla Corte dei Conti &ndash; rimarcano Perrino e Leggieri – sono state pi&ugrave; volte da noi sottoposte all&rsquo;attenzione del Governo regionale durante l&rsquo;attivit&agrave; di questa consiliatura e le risposte che arrivavano&nbsp; sono state sempre parziali ed evasive, quando non proprio pervenute. Si pensi, ad esempio, alle criticit&agrave; relative al piano della performance o alle strane manovre in materia di assunzione di personale; o, ancora, ai punti oscuri nella gestione della Lucana Film Commission e le risorse sprecate a causa dei troppi contenziosi in essere. Tutte questioni &ndash; ricordano Perrino e Leggieri – che abbiamo provato a sollevare durante l&#39;espletamento della nostra attivit&agrave; e che non sono state affrontate con la dovuta attenzione, se &egrave; vero che ce le siamo sentite elencare tutte dai giudici della Magistratura contabile. E potremmo continuare ancora con un lungo elenco. Prendiamo atto che agli sgoccioli di questa legislatura gli organismi regionali pare abbiano cominciato a fare seriamente i compiti a casa. Non &egrave; mai troppo tardi. Tuttavia occorre evidenziare che governare questa regione sar&agrave; un&rsquo;impresa ardua e bisogner&agrave; mantenere saldo il timone per districarsi all&rsquo;interno del labirinto del bilancio regionale. Lo avevamo ribadito in passato: occorre una vera e propria operazione di approfondimento sulle risorse regionali in maniera tale da avviare quella operazione di hard reset di cui questa regione ha impellente bisogno&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Al tramonto di questa X legislatura &ndash; concludono Perrino e Leggieri – &egrave; ormai assodato che i bilanci di questo Ente sono da tempo un mero esercizio di amministrazione creativa, nonch&eacute; di applicazione fantasiosa della contabilit&agrave;. Ripartire dalle tante criticit&agrave; messe nero su bianco dalla Sezione di Controllo lucana della Corte dei Conti &egrave; l&rsquo;imperativo per cominciare a parlare di politiche volte alla sostenibilit&agrave;, non solo finanziaria ma, soprattutto, sociale ed ambientale&rdquo;.<br />

    Condividi l'articolo su: