“Il piano di reindustrializzazione del sito produttivo inattivo della ''Lucana Calzature'' a Maratea, che sembra avviarsi a buon fine, è un esempio da seguire anche per altre situazioni che coinvolgono aziende in crisi”. A sostenerlo è la segreteria regionale della Basilicata di Italia dei Valori.
“E' necessario introdurre meccanismi di gratuità (o comunque di tariffe agevolate) nell’erogazione di energia – si legge – per attrarre nuovi investitori in Basilicata, grazie al petrolio e al gas che estraiamo e di acqua. Si tratta di una vecchia idea che negli anni novanta si chiamava Zona Franca che può essere rispolverata in modo da favorire i processi di nuova industrializzazione. C’è poi tutta la partita degli sgravi e delle agevolazioni contributive e fiscali per i neoassunti siano giovani, donne o under 40enni collocati in cassa integrazione o in mobilità che è sicuramente un altro fattore di competitività per gli imprenditori. L'obiettivo della modernizzazione industriale va inoltre perseguito, in linea con la nuova strategia dell’UE – si legge nella nota di IdV – investendo in innovazione, efficienza delle risorse, nuove tecnologie, competenze e accesso ai finanziamenti, e l'utilizzo dei fondi dell'UE dedicati nel prossimo sessennio 2014-2020 consentirà di accelerare questo processo. Altri aspetti fondamentali sono: l'accesso ai mercati dei paesi terzi, che va agevolato tramite l'armonizzazione delle norme internazionali, gli appalti pubblici aperti, la tutela dei brevetti e la diplomazia economica. Infine gli obiettivi di massimizzare il potenziale del mercato interno sviluppando le necessarie infrastrutture, offrendo un quadro normativo stabile, semplificato e prevedibile, atto a incoraggiare l'imprenditoria e l'innovazione, migliorare le possibilità di formazione e completare il mercato interno dei servizi quale importante fattore della competitività industriale. Sono compiti che – conclude IdV – spettano alla Giunta Regionale attraverso le scelte che deve compiere nella definizione del nuovo Fesr 2014-2020 e che devono avvenire, come annunciato per l’agricoltura (PSR) con il massimo sforzo di concertazione sociale e puntando su comparti e produzioni in grado di reggere la crisi di mercati”.
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