Per il consigliere regionale di Centro democratico è necessario: "Dichiarare un armistizio tra le componenti del Pd e il centrosinistra in guerra”
“Se non si dichiara subito un armistizio tra le tante componenti del Pd e di tutto il centro sinistra in una guerra interna che ha già lasciato sul campo non poche macerie, il pericolo serio per i cittadini lucani è che l’imminente ripresa politica si scarichi ancora sulla pelle della gente ostaggio di colonelli e capitani sempre più isolati e senza esercito”. E’ quanto sostiene il capogruppo di Centro democratico in Consiglio regionale, Nicola Benedetto.<br /><br />“Non si può continuare ad assistere a polemiche personalistiche che continuano a riempire i giornali e i social accrescendo da una parte – aggiunge Benedetto – le distanze tra la politica, l’istituzione e i cittadini, che alle prese con il disagio sociale di ogni giorno non mostrano alcun interesse a diatribe e carriere personali di dirigenti del Pd e dall’altra ad una perdita di tempo rispetto agli impegni che attendono la Giunta e il Consiglio regionali. E’ di oggi – riferisce il consigliere – la notizia del disco verde da Bruxelles sul Programma Operativo Regionale 2014-2020 per una spesa nel sessennio di 826 milioni di euro. In verità sono, prima di tutto, interessato a comprendere come intende la Giunta realmente e non solo a parole superare il rischio di disimpegno di centinaia di milioni di euro che, se non spesi entro il 31 dicembre prossimo, torneranno a Bruxelles. Comunque – continua il capogruppo Cd – la nuova programmazione dei fondi europei non può essere la stessa che abbiamo conosciuto dal 2007 ad oggi. Di questo è necessario che si parli individuando modalità di accelerazione di spesa e strumenti efficaci e naturalmente apparati politici di Giunta e tecnici dei Dipartimento in grado di produrre l’innovazione nelle scelte da compiere e di garantire risultati ad imprese e lavoro”.<br /><br />“Il capogruppo del Pd, Roberto Cifarelli – dice Benedetto – partendo da interpretazioni forzate e non veritiere delle vicende elettorali di Matera, dice di non capire se appartengo al centrosinistra o al centrodestra. Eppure, non dovrebbe avere difficoltà ad individuare la stanza del mio gruppo, il Cd, a pochi metri dal suo, da dove non mi sono mai mosso. La mia posizione nelle elezioni di Matera è stata sempre trasparente al punto da aver messo in guardia, in epoca non sospetta, il Pd da non insistere sulla ricandidatura di Adduce. Evidentemente, ogni occasione è buona per innescare polveroni e per distogliere l’attenzione dai problemi veri di tenuta della maggioranza di centrosinistra che, come sanno tutti, sono principalmente interni al Pd. A meno che Cifarelli, o magari qualche altro colonello del Pd, non pensi che l’armistizio debba prevedere prigionieri ed ostaggi da individuare in altri partiti. Una logica che – conclude Benedetto – dimostra la volontà di preferire che la guerra nel Pd continui e contro la quale ci batteremo con ogni arma (pacifica)”.<br />