Per il presidente Giovanni Baldantoni “la percentuale dei votanti poteva essere superiore se la partecipazione fosse stata promossa ed incoraggiata attraverso innanzitutto una più capillare informazione”
In occasione del referendum sulle trivelle in mare l’associazione lucani nei Balcani ha svolto una campagna “per affermare un diverso modello di sviluppo in Basilicata che non sia segnato solo dal petrolio e soprattutto in difesa dell’ambiente e del territori”.<br /><br />E’ quanto afferma il presidente dell’associazione lucani nei Balcani Giovanni Baldantoni che ha espresso “il rammarico perché la percentuale dei votanti poteva essere superiore se la partecipazione fosse stata promossa ed incoraggiata attraverso innanzitutto una più capillare informazione. A fronte di 3.951.447 plichi elettorali inviati dalle ambasciate e dai consolati agli italiani residenti all`estero, compresi quelli aggiunti localmente a norma di legge – dice – risultano restituite alle nostre sedi 782.709 buste, pari al 19,81 per cento di quelle inviate. In Europa la percentuale delle buste restituite alle sedi sul totale di plichi inviati è del 19,4 per cento. La percentuale di elettori che ha effettivamente espresso il voto deve essere ufficialmente calcolata dall`ufficio centrale per la circoscrizione estero, una volta concluse le operazioni preliminari allo scrutinio”. <br /><br />Ieri Baldantoni ha ricevuto a Bucarest presso Palazzo Italia una delegazione del Maie (Movimento associativo italiani all’estero), “che ha espresso il proprio alle iniziative promosse nei Balcani. Il nostro compito – spiega Baldantoni – è quello di intercettare i nuovi emigrati: sono 45mila gli under 40 che nel 2014 hanno lasciato l’Italia e trasferito la propria residenza all’estero. Rispetto al passato, si tratta di una emigrazione più limitata nel tempo e di qualità almeno per quanto riguarda le partenze dalle metropoli del nord. Spesso si tratta di giovani mandati all'estero dalle famiglie (imprenditori o professionisti della media borghesia settentrionale) per studiare o comunque acquisire conoscenze, competenze e know-how da riversare poi, una volta rientrati in Italia, nelle attività professionali familiari o personali”.<br /><br />