Referendum: Potenza (Pu), giovani vera novità

"Il protagonismo dei giovani è la vera novità emersa dalla giornata referendaria".  E' il commento del segretario regionale dei Popolari Uniti, on. Antonio Potenza.

"Chi aveva abbandonato ogni speranza di vederli finalmente uscire dall’indifferenza, dall’apatia e dal disincanto, di fronte ad una politica che non li rappresenta, si è ritrovato a fare i conti con una nuova maggioranza silenziosa, fatta di associazioni, movimenti, reti che ha fatto di questa tornata referendaria l’ora x della sua uscita pubblica. Le analisi di voto convergono tutti sul fatto che i partiti, con le loro posizioni stantie e interessate, non hanno portato – ha affermato Potenza –  neanche i propri apparati al voto, diventando di fatto il vero soggetto astensionista. Il tam tam elettronico, fatto di internet, di satira on-line, di messaggi sotto traccia ha riempito le cabine elettorali, facendo improvvisamente apparire vecchio l’intero parco politico. Il tema che si presenta è come dare, da destra come da sinistra, rappresentanza a questa prova di partecipazione espressa dal mondo giovanile e, più in generale, da una società civile non organica alla vita dei partiti. C’è da scommetterci che dopo acqua e nucleare, questo protagonismo inquadrerà nel mirino della mobilitazione il lavoro, lo sviluppo, la meritocrazia, e cioè le grandi sconfitte che in questi anni la politica ha accumulato. Solo un risoluto cambio di rotta, rispetto ad una gestione della cosa pubblica che ancora oggi è improntata più al successo individuale che al bene collettivo, può tentare di arginare questo fenomeno e di ricondurlo nell’alveo di una partecipazione democratica alla vita delle istituzioni. Torni la buona politica dunque, in Italia come in Basilicata, prima che sia troppo tardi. C’è bisogno di una nuova progettazione dello sviluppo che spazzi via la cattiva imprenditoria, le forte ingerenza della politica nell’amministrazione, lo spreco organizzato di risorse per proporre scelte coraggiose e strumenti nuovi di crescita, affrontando i nodi irrisolti delle infrastrutture, del credito, degli attrattori industriali, della semplificazione burocratica. Una nuova ripartenza a livello regionale che segni la fine dei protagonismi individuali e partitocratici può evitare che le urne, alla prima occasione, si riempiano di un no a questa classe di governo regionale, considerata inadatta a costruire un futuro per i giovani".
bas 02

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