Per il capogruppo del Cd “i governatori delle Regioni del Sud dovevano muoversi prima, perché questa operazione del referendum finirà per legittimare il Governo Renzi che vuole estrarre il petrolio dappertutto e ridurre la Basilicata in gruviera"
“Il ricorso al referendum porterà la Basilicata e le altre Regioni che sostengono i quesiti referendari contro lo Sblocca Italia verso una sconfitta certa. I governatori meridionali, tutti del centrosinistra, hanno avuto tutto il tempo per compiere azioni forti nei confronti del Governo. I lucani hanno dato prova di essere capaci di difendere con iniziative più efficaci il proprio territorio”. E’ questa la posizione di Nicola Benedetto, capogruppo del Centro democratico, spiegata oggi in Consiglio regionale a sostegno della contrarietà al ricorso al referendum.<br /><br />Benedetto ha voluto ricordare le parole di Monsignor Superbo in occasione della Festa della Madonna di Viggiano. “Parole dure – ha detto – contro la politica lucana che ha portato indietro la Regione di cento anni, con le famiglie che non ce la fanno a mantenere i figli e i giovani costretti ad andare via. Il referendum – ha aggiunto – ci fa tornare ancora più indietro, sino al 1870, alla situazione storica che ha preceduto l’unità d’Italia”.<br /><br />Il capogruppo del Centro democratico, a “riprova” di una questione meridionale “che è storica ed attuale”, ha letto in aula un passo del libro di Pino Aprile “Terroni”: “Non potevamo immaginare che l’Italia faccia pagare le tasse a chi muore di malaria nei Sassi di Matera al pari di chi vive sul lago di Como”.<br /><br />Per Benedetto “ci sono difficoltà certe per il raggiungimento del quorum e se pure si dovesse raggiungere ci sono davvero poche possibilità che lombardi, veneti, piemontesi votino a favore della nostra tesi. Ritengo perciò – ha continuato – che i governatori delle Regioni del Sud quasi tutti del Pd e comunque espressione del centrosinistra dovevano muoversi prima, perché questa operazione del referendum finirà per legittimare il Governo Renzi che vuole ricercare ed estrarre il petrolio dappertutto e ridurre la Basilicata in gruviera. E’ il caso di ricordare quanto è accaduto con la vicenda del sito di scorie radioattive a Scanzano Jonico nel 2003. Allora i 100 mila di Scanzano sono stati la testimonianza della capacità popolare di autentica autotutela di interessi”.<br /><br />Benedetto ha infine sostenuto che in caso di consultazione referendaria non si tirerà indietro e sarà “in prima linea nella campagna di una battaglia persa in partenza”.