Reddito minimo inserimento, Romaniello: basta attese

“Ad oltre due anni dalla pubblicazione delle due graduatorie (fascia A e fascia B) è opportuno e necessario effettuare un aggiornamento delle stesse, alla luce delle eventuali modifiche della condizione reddituali delle persone”

&ldquo;A seguito della sottoscrizione dell&rsquo;intesa fra Regione e Ministero sul trasferimento delle risorse della Card Benzina, sono stati destinati 30 milioni per dare attuazione al programma del Reddito di inserimento&rdquo;. A sottolinearlo il consigliere regionale del Gruppo misto, Giannino Romaniello, che continua: &ldquo;un provvedimento fondamentale per dare risposte alla purtroppo consistente platea dei cittadini che versano in forte disagio economico&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nella nostra regione &ndash; rileva Romaniello – la fascia di povert&agrave; &egrave; aumentata in modo significativo negli ultimi tre anni. Non &egrave; pi&ugrave; rinviabile la discussione, sia in Commissione che in Consiglio, su come la Giunta intende procedere al fine di evitare ci&ograve; che &egrave; accaduto in questo ultimo anno, quando per dare una risposta agli ex Coopes ed ai lavoratori della mobilit&agrave; in deroga scaduta si &egrave; proceduto con provvedimenti tampone, fuori da una strategia finalizzata non solo a dare un sostegno economico, ma anche ad avviare veri processi di inserimento sociale e di ricollocazione al lavoro, attraverso politiche mirate, sia settoriali che territoriali in grado di far incontrare domanda e offerta di lavoro&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ad oltre due anni dalla pubblicazione delle due graduatorie (fascia A e fascia B) &egrave; opportuno e necessario effettuare un aggiornamento delle stesse, alla luce delle eventuali modifiche della condizione reddituali delle persone, considerato che quella esistente fa riferimento ai redditi del 2013. Non si pu&ograve; dare corso &ndash; dice Romaniello – ad un programma cos&igrave; importante, sia per l&rsquo;entit&agrave; delle risorse impegnate che per il numero dei cittadini interessati con il rischio di creare discriminazione lasciando fuori, ad esempio, alcuni cittadini della ex platea Coopes o includendo cittadini la cui situazione familiare si &egrave; modificata in positivo.Il reddito minimo/inserimento&nbsp; – aggiunge – deve essere considerato anche quale strumento di contrasto al lavoro nero ed irregolare, attivando veri progetti di lavori di pubblica utilit&agrave; da parte dei Comuni che tra l&rsquo;altro hanno bisogno di migliorare i servizi a partire da quelli alle persone anziane non escludendo interventi straordinari di manutenzione e tutela del territorio nei centri urbani&rdquo;.<br /><br />&ldquo;A tal riguardo &ndash; sottolinea Romaniello – costituire una vera e propria Task &ndash; Force in Regione con la presenza delle Organizzazioni sindacali, Anci e mondo delle imprese pu&ograve; essere utile per costruire un modello di relazioni e politiche attive del lavoro e per l&rsquo;inclusione capaci di ridurre la platea degli esclusi. Una strategia d&rsquo;intervento &ndash; conclude – che tenga conto delle diverse situazioni professionali, d&rsquo;istituzione ed aspettative di un mondo che non chiede assistenza, bens&igrave; lavoro e rispetto della propria dignit&agrave; di cittadini&rdquo;.<br />

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