Rapporto Bankitalia, Napoli: dati negativi per l’occupazione

Per il consigliere regionale i dati dell’indagine sull’economia sul 2017 e sul primo semestre 2018 “sono lo specchio dell’incapacità della maggioranza di governo di mettere le imprese al centro delle politiche regionali”

&ldquo;La ripresa dell&rsquo;economia in Italia &egrave; a doppia velocit&agrave;, con il Centro Nord che &egrave; riuscito ad uscire dalla crisi prima e in maniera pi&ugrave; veloce rispetto al resto del Paese, recuperando quasi per intero il livello di ricchezza perduta tra il 2007 e il 2014 e il Mezzogiorno che fa registrare una ripartenza pi&ugrave; lenta e faticosa, con la necessit&agrave; di recuperare ancora 9 punti percentuali di Pil rispetto ai valori dell&rsquo;anno 2007 &rdquo;. A dichiararlo &egrave; il consigliere regionale Michele Napoli, con riferimento alla pubblicazione, da parte di Bankitalia, del tradizionale &ldquo;Rapporto sull&rsquo;economia delle Regioni italiane&rdquo;, radiografia dello stato dell&rsquo;economia del Paese nel 2017 e nel primo semestre dell&rsquo;anno in corso.<br /><br />&ldquo;Oltre ad analizzare l&rsquo;andamento dei principali indicatori economici delle diverse aree del Paese – aggiunge Napoli- il Rapporto registra anche le dinamiche economiche delle singole Regioni, con la Basilicata che fa registrare una positiva ripresa delle esportazioni (+ 15,1%) nel primo semestre dell&rsquo;anno in corso, dato che inverte il brusco calo dell&rsquo;export (-13,3%) fatto registrare nel corso del 2017. Tale inversione di tendenza &egrave; da ascrivere principalmente alla ripresa delle vendite del comparto automobilistico (+17,8%), che, insieme alle esportazioni di idrocarburi e di prodotti della raffinazione del petrolio (+33,2%) rappresenta oltre il 90% del valore complessivo delle esportazioni lucane ed incide in maniera rilevante sulle dinamiche del Pil regionale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Purtroppo – prosegue Napoli – gli aspetti positivi per l&rsquo;economia lucana si arrestano ai dati relativi all&rsquo;export, perch&eacute; non si rinvengono altrettante segnali di risveglio in altri settori come ad esempio le dinamiche occupazionali, stante l&rsquo;immobilismo sia del tasso di occupazione fermo da molti anni al dato del 49,5% (inferiore di nove punti percentuali al dato medio nazionale), sia del tasso di disoccupazione ufficiale stabile al 12,7%, sul cui andamento reale pesa come un macigno il dato relativo all&rsquo;incremento nel primo semestre 2018 delle ore di cassa integrazione guadagni(+23,1%).<br /><br />&ldquo;I numeri poco lusinghieri relativi all&rsquo;occupazione – conclude Napoli- sono lo specchio dell&rsquo;incapacit&agrave; della maggioranza di governo di mettere le imprese al centro delle politiche regionali, laddove solo la maggiore produttivit&agrave; e competitivit&agrave; delle stesse &egrave; in gradi di irrobustire ed accelerare una crescita economica che la nostra regione attende da molto, troppo tempo&rdquo;.<br />

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