Verrà inaugurata giovedì 24 luglio alle ore 18.30, nel sito archeologico di Torre di Satriano in Tito, l’opera “Radici Verticali”, scultura temporanea in materiali vegetali dell’artista campano Graziano Riccelli (Avellino, 1998). L’opera è la prima ad essere realizzata nell’ambito del progetto “RESTARE” (RESidenze Territoriali ARcheologiche artistichE) promosso dal Comune di Tito, in collaborazione con il LAP Laboratorio di Arte Pubblica, la Pro Loco “Gli Antichi Portali” e la partecipazione della Scuola di specializzazione in Beni archeologici di Matera (SSBA) e nasce in continuità con le esperienze maturate tra il 2023 e 2024 nel corso della ricerca di dottorato di Fiorella R. Fiore (tutor di ricerca sono state le Prof.sse Francesca Sogliani e Mariadelaide Cuozzo) , all’interno del corso Cities and landscapes: architecture, archaeology, cultural heritage, history and resources – XXXVII ciclo, dell’Università degli Studi della Basilicata – Dipartimento per l’Innovazione Umanistica, Scientifica e Sociale. La ricerca dottorale di Fiorella Fiore, curatrice della residenza artistica, ha visto, grazie al supporto proprio del Comune di Tito, una progettualità realizzata con gli studenti della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli (ABANA) coinvolti nell’ambito delle attività del Corso di Videoinstallazione della Prof.ssa Elisa Laraia, anche nella veste di Direttore del LAP Laboratorio di Arte Pubblica, e con gli studenti della Scuola di specializzazione in Beni archeologici di Matera (SSBA) dell’Università degli Studi della Basilicata. L’attività di ricerca ha come protagonista l’insediamento fortificato medievale di Satrianum (del XI-XV sec.) nel Comune di Tito, oggetto di una lunga stagione di scavi e ricerche iniziata nel 2013, diretta dalla Prof.ssa Francesca Sogliani, condotte dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera (affiancata, dal 2022, anche dagli archeologi dell’Università di Rennes II, coordinati dal Prof. Dominique Allios), con il supporto del Comune di Tito e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata (concessione MiC n.933 del 26/06/2024).
La ricerca di Graziano Riccelli si concentra sulle relazioni tra essere umano e ambiente e su come l’azione antropica vada a modificare il contesto naturale; con la sua pratica artistica cerca di «restituire valore e dignità alle specie vegetali trascurate», in particolare in territori più periferici come può esserlo l’altura di Torre di Satriano. Il progetto per l’opera “Radici Verticali” nasce da quella che l’artista ha definito una «profonda connessione con le radici millenarie di questa terra»; grazie alla mediazione data dagli archeologi sulla storia del sito, ma anche sulla metodologia di ricerca, Riccelli ha elaborato una proposta concettuale in cui il contesto naturale e i materiali organici (rigorosamente del territorio che circonda il sito) sono protagonisti di un’opera che evidenzia il ruolo fondante della conoscenza archeologica per l’identità stessa di una comunità.
L’opera resterà sul sito fino al periodo autunnale, trascorso il quale sarà poi ricoverata nel Cecilia, Centro per la creatività di Tito; contestualmente verrà inoltre presentata anche la nuova postazione del LAP, nella città di Potenza, che sarà incentrata proprio sull’opera RADICI VERTICALI e il progetto RESTARE.